mercoledì 7 settembre 2011

Programmi culturali (inno a Michael Wigge)

La televisione italiana è molto furba. Manda i onda i programmi culturali tipo Rai Storia, La storia siamo noi, Interviste con la storia o similari sempre a orari molto cristiani. Alle 7 della mattina o dalle 23 della sera in poi. E se no sti intelligentoni ti dicono di guardarti i filmati on line sul sito del programma. Si, io posso anche farlo, ma il nonnetto che non sa manco usare il cellulare, figurati se naviga in internet. Cioè facciamocelo un concetto no? Che la televisione italiana è molto democratica, quello si. In compenso ci sono film per tutti i gusti: sparatorie, thriller, indagini criminologiche (C.S.I., R.I.S. e chi più sigle ha più ne metta), telefilm smutandati, ogni tanto c'è anche qualche filmetto romantico, ma solo quando hanno esaurito il resto. Se no bisogna consolarsi con programmi di ripiego stile Alle falde del Kilimangiaro o quelli di dibattito politico (che io aborro) sulla falsa riga di Ballarò, Porta a porta e Matrix. Morale: non ci si sa dove salvare. I nostri cugini tedeschi invece sembrano amare molto i programmi culturali o quelli che aiutano i telespettatori tedeschi e non a entusiasmarsi per la Germania. Basta andare sul canale della Deutsche Welle su Youtube e sbizzarrirsi a guardare un video dopo l'altro. Dall'ambientalismo al design, dalle interviste a scrittori e scenziati a promozioni delle città europee, dalle presentazioni delle mostre ai consigli per chi visita una determinata città, trovi di tutto. Adoro questo canale. E la stella indiscussa dei servizi che la Deutsche Welle offre è Michael Wigge. Tranquilli, non passate per ignoranti se non sapete chi è, un anno fa nemmeno io sapevo chi fosse. Ora che invce so chi è non mi perdo neanche una puntata dei suoi reportage. Lui è assolutamente geniale perchè coniuga interesse culturale con una buona dose di umorismo, insomma fa informazione divertendo. La prima serie che mi ha conquistato è stata Die Wahrheit über Deutschland dove lui viaggia per tutta la Germania cercando di capire i cliché di cui sono vittima i tedeschi e quindi ricercarne le cause e/o sfatarli. Trovo che sia una bellissima idea. Perchè non fanno una roba del genere anche in Italia? Io sarei il primo a guardarla. Poi Wigge si è cimentato con un'avventura folle. Senza un soldo in tasca, solo guadagnando in loco la somma che necessitava per i prossimi spostamenti ha viaggiato da Berlino fino all'Antartide. Il libro-resoconto che ha scritto, intitolato Ohne Geld bis ans Ende der Welt, in Germania è diventato quasi subito un best-sellers. In seguito ha girato una serie di 30 puntate sulle meraviglie architettoniche, naturali e turistiche più belle della Germania. Il titolo della serie è Das schönste Land der Welte per darvi un'idea di dov'è andato sto uomo vi faccio la lista delle prime 10 puntate:

  1. La porta di Brandeburgo-Berlino;

  2. Zugspitze-Alpi bavaresi;

  3. Il duomo di Colonia;

  4. Il municipio di Brema;

  5. Zeche Zollverein-Essen;

  6. Konopkes Imbiss-Berlino;

  7. Schloß Neuschwanstein-Baviera;

  8. Loreley-Reno;

  9. Città di Quedlinburg;

  10. Le scogliere di gesso di Rügen;


E via di questo passo fino alla puntata numero 30 sulla Hofbräuhaus di Monaco. Al momento però il vulcanico Michael Wigge è impegnato in un altro progetto ambizioso. Sta infatti girando il mondo per ottenere una casa alle Hawaii solo tramite scambio/baratto. A partire da una mela ha cominciato a scambiare, scambiare, scambiare fino ad arrivare dov'è ora, in Brasile, alzando sempre di più la posta dello scambio. Troppo forte sto tipo! Tira fuori idee straganze da quel suo cervelletto. E chi l'avrebbe mai detto che i tedeschi così compassati amassero l'avventura senza rete di sicurezza??? Se comunque volete saperne di più sull'ultima impresa di Wigge, vi consiglio di seguire il suo blog (io lo seguo anche per fare esercizio di tedesco, che tutto aiuta, diciamoci la verità):  http://blog.zdf.de/wigge-blog/ In conclusione, neanche su sto terreno c'è storia. I tedeschi ci battono. Consoliamoci va' che in fattore di pasta non c'è storia per loro, vinciamo nettamente noi. Pensiamola in questi termini: un colpo corre il cane, un colpo corre la lepre (auf veronesisch: un colpo core el can, un colpo core el levro)!

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