lunedì 18 marzo 2013

Che genialata!

Qualcuno sa dirmi chi è stato quell'illuminato che ha detto che "le rivelazioni accadono nella vita reale"? No perchè il tipo la sapeva lunga. É quello che mi capitato sabato in centro. Mi è stata rivelata una grande verità. E cioè che può capitare che, nei momenti di congiunzione astrale favorevole, un pubblicitario si alzi con l'idea giusta. E che, miracolo, trovi anche il capo intelligente che gliel'appoggi. No perchè dai, diciamocelo francamente: ultimamente le pubblicità vanno tutte nella stessa direzione. In pratica si riducono a un solo criterio: lo smignottamento. Che almeno lì la parità dei sessi è rispettata: smignotta tanto l'uomo quanto la donna. Ma torniamo a quello di cui stavo parlando. Dicevo della nuova campagna pubblicitaria di Piazza Italia, che, come da copione, è stata seppellita da una catervata e mezza di critiche: populista, sfacciata, patetica e alè, andante con brio. Per una volta tanto che i pubblicitari ci ascoltano, non va bene. É proprio vero che chi ha il pane non ha i denti.

Io invece la trovo geniale. E vera. Perchè quello che pubblicizzano è, più o meno, quello che pensiamo tutti!! Godetevela in questa foto gallery! E se vi va fatemi sapere che ne pensate, se condividete la mia opionion o no...

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mercoledì 13 marzo 2013

Per un Torqui più serio...

..."si riparte da qui", come canta la Pausini.


E precisamente dal guest post sulla Pozione Magica di Eireen.


Torqui si getta in una nuova avventura dagli esiti imprevedibili.


Siete tutti invitati! Cliccate qui per atterrare nel mondo parallelo del Projekt Dresden:


«Blog misterioso»


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Vi aspetto! :)


Torqui


Ps: a scanso di equivoci sia chiaro, il Projekt Dresden non chiude. Ha solo un fratello su Blogger!

lunedì 11 marzo 2013

La città conta?

$T2eC16dHJFoE9nh6ph8DBQC9u5jK5w~~60_12Secondo il mio prof di religione del liceo, una parte del nostro carattere è dato anche dalla città in cui si nasce. E oggi riflettevo: se non fossi nato a Verona quanto sarei diverso? E in che cosa il nascere qui mi ha influenzato. Sempre stando al prof di religione, le vicende storiche segnano il carattere degli abitanti di una città. Se questo è vero noi veronesi siamo tutti dei militari in borghese. Verona è stata da sempre città militarizzata, con una massiccia presenza dell'esercito dai romani, passando per gli austriaci (che ne avevano fatto la città-fortezza del Quadrilatero), fino agli americani che qui hanno stabilito il Quartiere Nato del Sud Europa. In effetti in città le tracce di questo passato ci sono ancora: l'Arsenale, numerose caserme, il tribunale militare e il palazzo della Nato. Sarà per questo che ai tedeschi piacciamo così tanto? Eh si perchè se la testimonianza del prof di Rel è vera (lui era bresciano e perciò esterno al carattere dei veronesi), noi siamo gente -e lo cito testualmente- "fredda, diffidente, di poche parole, rigida, con l'etica del lavoro stampata in testa, intransigenti, di difficile amicizia e, per certi versi, dalle idee ristrette". Se siamo veramente così non posso dirlo, sono veronese, sarei di parte.

Ma quello che mi chiedo appunto oggi è: se fossi nato a Torino, per dire, o a Vicenza o a Treviso, quanto sarei diverso e in che cosa? Come avrebbe influito il nascere a Parma anzichè a Verona? Avrei idee diverse? Avrei fatto scelte diverse nella mia vita? Magari avrei che so, studiato scienze della comunicazione, anzichè lingue? La cosa certa è che parlerei con un altro accento! E anche in fatto di gusti, quanto sono stato influenzato? Se ci fate caso, quello che piace in una città è schifato in un'altra. La nostra città influenza anche la nostra moda o è il carattere degli abitanti a fare la moda di una città? Le domande sarebbero infinite. Ma a mio parere vale la pena di porsi questa domanda. Siamo abituati a pensare che il nostro carattere venga formato dalla famiglia, dalla scuola, da quello che ci capita nella vita. Ma mai dalla città.

Non so, mi sembrava uno spunto interessante da sottoporre.

martedì 5 marzo 2013

Folgorazione

Un momento qualsiasi di una giornata qualsiasi di una settimana qualsiasi

Super Genia: hai letto il nuovo libro della Tamaro, "Ogni angelo è tremendo"?

Torqui: No oddio no, la Tamaro non è proprio il mio genere.

SG: Ma hai letto almeno uno dei suoi libri?!

T: Mia mamma a casa ha Va' dove ti porta il cuore e non sono mai riuscito a leggerlo.

SG: Bhe allora comincia da questo ultimo! É diverso da tutti gli altri!!

T: Non so, non sono convinto...

SG: Facciamo così, te lo presto e tu leggi i primi 3 capitoli. Se ti piace vai fino in fondo, se no me lo ridai e amen.

T: Mmmmmh va bene...vada per il compromesso...

Tre giorni dopo

T: É bellissimo!!

SG: Te l'avevo detto...

T: In un paio di sere l'ho mandato giù come acqua e preso dalla frenesia ho divorato Va' dove ti porta il cuore!

SG: Io ne ho altri della Tamaro se ti interessa.

T (con la bava alla bocca): Siiiiiiiiiiii, dammeli tutti, li voglio leggere TUTTIIIIIIIIIIIIII

SG (inorridita dall'improvvisa trasformazione): O...o...ok...

Morale: se non l'avete già letto, leggetevi Ogni angelo è tremendo della Tamaro. É me-ra-vi-glio-so. Ora ho capito perchè la Tamaro è la Tamaro. Grazie alla Super Genia e alla sua biblioteca privata sto recuperando le puntate perdute. Mi sento un pellegrino assetato nel deserto. Acqua fresca a meeeeeeeeeee!