sabato 24 settembre 2011

Figure di beeeeep

Trallallero trallalà, suona il telefono. Rispondo. È l'amicici Dresdnerin, ancora di salvezza e donna dalla pazienza infinita che mi ha spiegato innumerevoli cose sulla Germania, colmando la mia  enorme ignoranza. Come va come non va, ci mettiamo a raccontarci le nostre storie, i progetti, il lavoro, la mia disoccupazione etc. Poi la conversazione ha preso una piega da film satirico, in cui mentre lei rideva divertita io mi vergognavo a morte. Mi sarei sprofondato.

  • Torquitax: oh ma toglimi una curiosità, chi sono i migliori comici tedeschi, quelli più seguiti?

  • Dresdnerin: puhh, questa è una questione di gusti. A me piace molto Jaya Janar. È un tedesco-turco, cioè i suoi sono turchi, ma lui è nato e cresciuto in Germania.

  • T: Ah e altri comici? non so, quelli più famosi per esempio

  • D: A molti piace Michael Mittermeier o Hape Kerkeling. Si, Hape Kerkeling è figo. Poi c'è ancora Mario Bart, Michael Bully Herbig, Sindy aus Marzan, Oliver Pocher, Cordula Stratmann, Anke Engelke, Helge Schneider, Atze Schröder, Christoph Maria Herbst, Otto Walkes...ach ce ne sono così tanti...Paul Panzer, Dieter Nuhr e altri.

  • T: Caspita, me ne sono accorto sì che ce sono parecchi. E cos'è più divertente per i tedeschi in genere? I temi, gli sketch...

  • D: Varia, in gran parte dipende dal gusto di ognuno.

  • T: Ahnnnnnnnnnnnnnn. In Italia ridiamo molto con i doppi sensi sul sesso o prendiamo in giro i rapporti tra uomini e donne.

  • D: Si, i rapporti di coppia anche da noi e anche i clichées sulle nationalità.

  • T: An, tipo "spaghetti e pizza" sugli italiani

  • D: No no, più sui clichées caratteriali delle nazioni

  • T: E quindi che si dice degli italiani?

  • D: Che gli uomini sono molto gelosi, che si sentono machi e seguono il motto "noi amiamo tutte le donne", ma che però quando vengono stuzzicati dalle loro ragazze o cose così, diventano gelosi e poi diciamo che non avete regole per la strada. Io stessa ho sperimentato le vostre regole e andare per strada a Roma è stata un'avventura. (ride)

  • T: Eh si, è vero... (mi sto già vergognando per la nostra mancanza di disciplina). Però dai posso dire che al Nord siamo meno spericolati che al Sud.

  • D: Vero. Infatti al Sud ho visto più incidenti e macchine sfasciate. Per non parlare del parcheggio (ride). Parcheggiare in Italia è quasi impossibile!

  • T: Eh lo so, non me lo dire. Dovremmo imparare un po' di rigore tedesco e efficienza nel fare le cose.

  • D: Ah, perchè?

  • T: Eh perchè da noi la burocrazia è stressante e un sacco caotica.

  • D: Ma anche da noi sai (cooooooooooooooosa????), solo non così totalmente caotica come da voi...

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  • D: Ah sai ieri ho letto un'articolo interessante sul guidare degli italiani in rapporto al semaforo rosso.

  • T: Ah me l'immagino già. Ci sarà stato scritto che noi non lo rispettiamo mai.

  • D: Come articolo era molto interessante, era tratto da un libro intitolato "Come sopravvivere in Italia senza essere sposati o arrestati". Insomma c'era scritto che voi analizzate il rosso quando arrivate a un incrocio. È rosso -pensa l'italiano- però non è proprio un rosso perchè è quello per far passare i pedoni e se c'è la strada libera passate lo stesso. Poi se arrivate a un incrocio dove il giallo sta diventando rosso e non vedete nessuna auto passare pensate: non è un vero rosso, è un'occasione! e quindi passate lo stesso. Rispettate il rosso solo se vi trovate a un incrocio sconosciuto pieno di veicoli, allora li si che vi fermate. L'ho trovato divertentissimo. (io mi stavo già scavando la fossa dalla vergogna)

  • T: Eh...purtroppo però è vero...

  • D: Lo so! Soprattutto, siete l'unico paese in cui sono stata in cui le strisce pedonali vengono completamente ignorate. Il bello è che non ho mai visto così tante strisce pedonali come a Roma, ma credi che le macchine si fermassero per farmi passare? No. Ho quindi imparato a non fermarmi e andare dritta per il mio cammino, senza guardare le macchine. Se non volevano tirarmi sotto si sarebbero fermate loro.

  • T: Oddio è così imbarazzante sentir ste cose...

  • D: Ma no perchè? Andare per strada da voi è un'avventura!(e ride ancora)

  • T: Ehm si si, è per quello che io, anche se ho la patente, vado ancora in giro con l'autobus. È più comodo e mi viene meno il nervoso, anche se mi tocca aspettarlo spesso e volentieri visto che qua i mezzi pubblici sono sempre in ritardo.

  • D: Ma anche da noi sono sempre in ritardo che credi? Per quello preferisco andare al lavoro in bici...(da quando gli autobus in Germania sono in ritardo???mah, se lo dice lei...)

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  • D: Qualche volta mi devi insegnare a litigare e dire le parolacce in italiano

  • T: @.@ ma no ma no, cerca di imparare un bell'italiano pulito invece!

  • D: Dai dai insegnami, e insegnami anche a litigare con le mani, a fare i gestacci, che voi italiani siete famosi per questo, che riuscite a parlare anche con mani e piedi. Voi riuscite a farvi capire ovunque anche se non parlate la lingua del posto. Ach che belli che siete voi italiani...


Parlare con la Dresdnerin è sempre bello perchè è spiritosa e seria insieme. Oggi però mi ha sotterrato, in maniera del tutto involontaria perchè come si è visto lei adora l'Italia. Io però mi sono sentito un cavernicolo. Mentre parlava m'immaginavo l'italiano medio vestito con un completo di Armani ma con la clava sulla spalla e il muso da scimmia. Meno male che non mi ha visto in faccia...ero color pomodoro! Praticamente ne è emerso che non sappiamo guidare, rispettare le strisce pedonali, che andiamo di fiore in fiore a impollinare in libertà e che all'estero siamo delle scimmie gesticolanti. Che figura di beeeeeeep. Popolo di artisti, poeti, inventori, navigatori e santi...

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