venerdì 9 settembre 2011

CV auf Deutsch

La vita quotidiana ci riserva sempre sfide da superare, piccoli problemi da risolvere con pazienza e costanza. La mia oggi mi ha messo tra le mani una bella patata bollente: scrivere un curriculum in tedesco. Premetto che non sapevo neanche da dove cominciare, buio totale, black-out completo. So si e no scriverne uno in italiano, figuriamoci in tedesco che per via di lessico specifico è un castiga matti. Per fortuna esiste Internet, questa magnifica risorsa della società tecnologica. Cerca che ti ricerca ho trovato un prototipo. Scaricato immediatamente mi sono messo all'opera. I prototipi sono carucci, ti fan sembrare tutto facile. Qua ci va questo, li ci metti quell'altro, una passeggiata dai. Seeeeeeeeeeeeee, quando però ti ci mette tu a fare il prototipo ti esce una roba alla bell'è meglio, qualcosa che può ricordare alla lontanissima il modello, ma che non ci si avvicina manco morta. Allora ti metti li a studiartelo ben bene sto minchioso prototipo. Lo analizzi, lo smonti, lo indaghi una voce alla volta e dopo approssimativamente tre ore credi di aver la scienza. Torni al tuo banco di lavoro, ti friggi gli occhi davanti allo schermo e ci dai sotto. Paziente, calmo, con il collo che pulsa dal nervoso. Il risultato c'è. Non è schifoso come quello di prima, ma neppure lindo come lo vorresti. Vabbè, per oggi va così. I compromessi nella vita servono. I curriculum in generale però mi suscitano sempre esami di coscienza. Tipo alla voce conoscenza linguistica snocciolo un bell'elenco: inglese, tedesco, francese, spagnolo, dialetto veronese e mi sento tutto ganzo, cioè sono un poliglotta, mica un imberbe qualunque. La voce dopo "livello linguistico" mi getta in una revisione totale. La ganzeria si è dissolta, fagocitata dalla modestia-umiltà. Bhe si, so l'inglese, ma mica al livello B2 avanzato, se capita quella determinata situazione non saprei rispondere, allora metto un B1 che non si aspettino niente di che. Che almeno sappiano a cosa vanno incontro sti datori di lavoro. Tedesco, oddio, si lo parlicchio e lo capisco meglio dell'inglese dai, ma mica da far discorsi sui massimi sistemi del mondo. Mettiamo un B1 intermedio anche qui e accontentiamo tutti. Spagnolo no caspita, questo lo sai, spara in alto, butta un bel C1 che se non sai come cavartela infili una serie di S dietro alle parole in italiano e lo spagnolo lo parli già. Francese eh, qua si fa dura. Quanto sarà che non lo parlo? Un paio d'anni, forse di più. E' arrugginito, se mi chiedono informazioni ci pianto di sicuro qualche figura da pupazzo gnappo. No no mettiamo un A2 striminzito anche qua che figure di m**** è bene evitarle. A questo punto però il compromesso scricchiola sotto i colpi di martello dell'orgoglio. Che è sta scena desolante? Che mi son fatto anni di liceo lingustico e facoltà di lingue per per sti livelli asfittici?? Qua è da cambiare tutto. Rimaneggia tu che rimaneggio io i livelli salgono tutti di un livello, tranne lo spagnolo che mettere il C2 un po' mi pare eccessivo. Sapersi vendere è un arte, essere sfacciati è un vizio. In termini di capacità non sono propriamente uno che le sbandiera, anzi, se dovessi vincere un Nobel per qualcosa, sarei uno dei tipici che si schernisce subito "no, ma è stata solo fortuna, in realtà non ho fatto niente di più di tanti altri ehm ehm ehm". Anche se segretamente gongolorei e mi direi "grande vecchio, te lo sei portato a casa tu sto Nobel, non un parrucone di quelli la". Però è anche giusto essere fieri delle proprie risorse e aver fiducia nelle nostre qualità. Quindi ho deciso di mettermi in luce, ma non troppo. La modestia ha il suo fascino, ma anche la consapevolezza di sé lo ha. Tanto il più delle volte la morale è che quelli che si sanno vendere stanno in cattedra a grattarsi le natiche, tu invece che sei cosciente (anche troppo) della portata delle tue qualità sguazzi nella mediocrità e porti il caffè all'incompetente che ha avuto il titolo per posta. Ah no. Se spari in alto tu, sparo in alto pure io, poi che vinca il migliore! Ps: stendere il curriculum in tedesco è stata un'impresa tosta tosta. Ma mi ha fatto bene. Mi ha decisamente ringalluzzito! E vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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