sabato 5 novembre 2011

Sclero e robe all'italiana

Le robe fatte all'italiana hanno il nome con sè, si sa. Solo che finchè toccano agli altri, sfortuna loro, fortuna mia. Stavolta tocca a me la parte di gavetta. Poichè il posto di praticante è vincolato al progetto Leonardo ci sono delle regole da seguire. Regole che interferiscono non poco con il lato organizzativo della cosa. Sentite qua e non ditemi se questo non è il classico contrattempo all'italiana.
Io devo ancora firmare il contratto vero e proprio di tirocinio e per firmarlo devo andare a Trento. E fin qua nulla da obiettare. Solo che continuano a chiamarmi per posticipare la firma. Prima lunedì, ora martedi sul tardo mattino, tra un po' mi diranno di andarci mercoledi. La cosa non sarebbe neanche tanto tragica se non fosse che per le regole del gioco la prima settimana "ufficiosa" di tironicio inizia il 9. Mentre la settimana di avvio reale del lavoro è stata fissata d'ufficio al 15 Novembre. Sfiga vuole che finchè io non firmi non posso lasciare l'Italia nè tantomeno comprare biglietti del treno e prenotare camere d'albergo. Ora, mi spiegate voi come posso io, firmando l'8, trovare uno straccio di hotel da cui muovermi per trovare un alloggio stabile entro il 15 e nella stessa data cominciare a lavorare? Bho. Chiederò un miracolo e se il Signore avrà la compiacenza di ascoltarmi andrò a affiggere un enorme PGR (per grazia ricevuta) nella Frauenkirche.
Volendo sdrammattizzare il treno non è nemmeno un problema così grande. Un posto o due si trova sempre sul diretto Verona-Monaco, ma l'hotel e l'alloggio, come lo trovo io a tempo di record? Se oltretutto prima della firma del contratto non posso prendere contatti con hotel, ostelli o altro? Io continuo a chiedermelo, ma mi sembra che qua il tempo sia quello che è. Per carità, capisco che non posso lasciare l'Italia se non sono assicurato e che cautelarsi è cosa buona è giusta, ma finchè aspetto i tuoi comodi, perchè non posso organizzarmi intanto per i cavoli miei? Mah, misteri del grande universo. Insomma, sto nei casini. Io cerco di stare calmo, ma faccio quello che posso. In più mia sorella, nel tentativo di aiutarmi e fare una panoramica sulla situazione alberghiera di Monaco (leggi disponibilità di camere e quant'altro) ha scoperto che in questo periodo la città è alquanto incasinata in causa alle mille e mille fiere, per non parlare poi dell'apertura a breve del periodo natalizio e quindi immaginarsi la marea di turisti che fioccheranno in città per andarsi a vedere i mercatini. E io non sono ancora così informato da approntare un piano B. Mica posso prendere così una camera senza essere andato a vederla o aver fatto almeno una conoscenza minima di eventuali coinquilini. Cioè ditemi voi, sono io che sono agitato per niente o effettivamente la situazione non è così rosea come sembra??
La cosa assurda è che la persona più sclerata in questa situazione è mia mamma. Cuor di mamma è cuor di mamma. Però ogni tanto pesa. In questi ultimi due giorni ho dovuto tenere a bada le sue ansie e preoccupazioni. Soprattutto perchè anche lei vede che il tempo scarseggia e da Trento se la prendono comoda. Del resto però non è colpa nostra. Io ho cercato di essere il più scrupoloso, veloce e metodico possibile per quello che mi compete, ma se l'ufficio competente è il primo a essere rilassato io ci posso fare ben poco, se non sollecitare. Ma oltre quello non si va. Almeno io la vedo così. Fossi stato negligente io dovrei dirmi stupido che mi prendo sempre all'ultimo minuto, ma se son loro che sfarfalleggiano il discorso cambia. Come mi fa notare sempre mutter però la loro rilassattezza pesa su noi che non ci possiamo organizzare per tempo. E questo è vero. D'altronde non si può nemmeno morire perchè loro son tonti. O no?
Se avete consigli, soluzioni, intuizioni brillanti e colpi di genio sono qui con le orecchie tese tese per ascoltarle.
Speriamo che una volta passato il Brennero le cose diventino più precise e strutturate. Se no addio popolo!

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