venerdì 19 agosto 2011

I lati positivi

Mazza, rileggendo i post su Francoforte, che pesantezza! Quindi, dopo i sentimenti negativi è ora di far posto a quelli positivi. Si perchè non è stato tutto brutto quello che ho sperimentato a Meinhattan (com'è anche chiamata Francoforte data la sua fama di città-banca). In un settimana ho scoperto un sacco di cose affascinanti della vita e dell'organizzazione tedesca. E visto che sono abbastanza (i tedeschi riescono a soprendermi ogni volta), voilà un breve elenco:

  • In Germania non esiste il coperto! Quando vai al ristorante, paghi il puro mangiare. Cioè, robe mai viste. Il mio stupore era immenso. Tanto che ho commesso l'errore di chiedere al tedesco direttamente "ma qui non si paga il coperto?". Lui mi ha guardato con occhi spalancati da rana e mi ha chiesto che cosa fosse il "coperto". "Bhe -ho risposto- paghi perchè sei seduto no?". Risposta: WAAAAAAAAAAAAAAAAS? Das ist total blöd!!!!" (trad: cosa? ma è completamente stupido). Eh, ciccio mio, sarà anche blöd, ma le regole in Italia mica le ho fatte io. Sono così e me le tengo.

  • In Germania se al ristorante protesti perchè il cibo non ti è piaciuto o che so io, era scotto, condito male etc, ti RIMBORSANO il 50% del conto! Altra cosa che mi ha stupito un botto. Ma mi sono subito reso conto che questa cosa è fattibile solo in Germania, dove ti lamenti solo se hai motivo di lamentarti. In Italia ci si lamenterebbe a oltranza solo per ottenere il rimborso, anche se il piatto era delizioso e lo hai spazzolato.

  • In Germania se non consumi, non paghi! La loro fiducia nella buona fede è smisurata e inconcepibile per noi italiani. Il prete al ristorante cinese aveva ordinato un piatto di riso credendo che fosse un altro. Quando lo ha visto arrivare, lo ha assaggiato e poi basta, morta li. Alla cassa il tedesco lo ha fatto presente alla gentile donzella che con sguardo triste ha detto "es tut mir so sehr leid, allora paga solo il secondo che ha consumato". La mia mandibola è rotolata per terra dallo schock. Gli autentici miracoli dell'animo tedesco...

  • In Germania si recicla e si responsabilizzano le giovani leve fin dalla più tenera età a questa missione. Appena arrivato a casa del tedesco mi sono sorpreso di trovare sacchi di bottiglie di plastica e vetro impilati ovunque e ho pensato che la pigrizia di buttare la spazzatura fosse la causa di tanta inciviltà. Pensiero sbagliato. La vera motivazione mi è stata rivelata solo due giorni dopo. Plastica e vetro vengono reciclati tramite i supermercati. Quando vai al supermercato c'è un apposito reparto (che sembra uno della lavanderia tanto è intasato) in cui i bravi tedeschi mettono plastica e vetro dentro ste "lavatrici fagocitanti" e per ogni pezzo che recicli sale lo sconto che puoi ottenere alla cassa. Quando hai finito di nutrire la lavatrice magica questa ti sputa uno scontrino e quando lo presenti alla cassa ti tirano giù l'importo del tuo reciclo. Ero a dir poco allibito. Un giorno grazie allo sconto reciclo abbiam fatto la spesa gratis!

  • In Germania gli studenti sono rispettati e godono di agevolazioni che in Italia ti sogni. Nei nostri musei esibisci il tesserino universitario? Bene, hai diritto a uno sconto che oscilla dai 50cent a 3euro, spendendone lo stesso 8 di biglietto. In cruccolandia se sei studente e lo provi non paghi il biglietto da 7 euro, ma quello da 2 e 50. Pensate, alla fiera del libro il biglietto per i visitatori era 35euro, ma dichiarandomi studente ne ho sborsati 5. Il mio portafogli ha sentitamente ringraziato.

  • In Germania i treni per te si fermano! Quando sono andato a Erlangen a trovare una mia compagna di corso, la in Erasmus, il bus per la stazione era in ritardo e stavo per perdere il treno. Fermato il primo controllore sul binario gli ho spiegato il fattaccio e perdendo ogni speranza vedendo il treno cominciare a partire mi è morto il cuore in gola. Ma l'intrepido controllore ha fischiato il suo bel fischietto e di fronte al mio stupore mi ha detto serio "le abbiamo fermato il treno, salga pure". Io non avevo parole e lo fissavo imbambolato, stranito. Mi ha guardato serio: " se lei ha pagato il biglietto per questo treno è giusto che lei lo prenda". Lo avrei abbracciato! In Italia la risposta sarebbe stata "che ci posso fare io? aspetti il prossimo treno e intanto si sieda". Da quella volta li i tedeschi sono entrati completamente nel mio cuore.


Prima di chiudere il post un ultimo gossip sulla settimana di trasferta francofortese. Il prete spagnolo fumava la pipa. Ma non ne fumava una sola. Ne aveva con sè una dozzina. Una per il dopo pranzo del lunedì, una per il dopo cena del lunedi, una per il dopo pranzo del martedi e cosi via, fino a sabato e domenica. Anche voi appena udita la spiegazione del perchè tante pipe, avete urlato AIUTO! nella vostra testa come me?

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