domenica 10 giugno 2012

Non ho l'etàààààà!

Ci sono volte in cui vivere all’estero ti fa venire i capelli bianchi, occasioni in cui ti si brizzolano persino i peli del naso e ti ritrovi tutto d’un colpo con dieci anni di meno e l’artrite al malleolo. Momenti in cui infileresti le dita nella presa della corrente o snifferesti uranio impoverito pur di porre fine alle tue sofferenze.

Io non vivo a Monaco da tanto. Solo da 6 mesi e 4 settimane. Un tempo miserino. Giusto il tempo di capire come funziano le cose qua, come mettere in riga una frase decente in tedesco e via. Non cosi misero però per non aver avuto la mia bella sequela di sfighe. Come quella volta del problema con la P maiuscola: la casa. O quella volta in cui mi si è impallato il cellulare dal freddo e mia sorella ha dovuto litigare con il tipo del 190 per farsi dare il codice PUK. O quell’altra in cui, causa canale linguistico intasato, la Vermieterin non era in casa e io sono rimasto chiuso fuori dal palazzo fino alle 3 di pomeriggio con la valigia sul pianerottolo. O l’altra ancora in cui sono dovuto tornare a Verona in tutta fretta per mettere una pezza ai casini combinati da Trento. Uno spasso a getto continuo. L’ultima è fresca di week-end. Ovvero il momento peggiore in cui ti possono capitare sfighe in terra di Crucchia dato che qua il fine settimana è tutto chiuso.

Venerdi mattina. Ancora preda dei fumi del sonno accendo il computer per caricare una puntata di una delle mie serie preferite. Giusto per allietare ulteriormente il rito della colazione. Scorro la lista, scelgo una serie e metto la puntata in carica. La pagina internet si contorce, mi fa un gestaccio virtuale e si tinge interamente di bianco. Ho appena il tempo di sacramentare che compaiono queste parole (chiaramente in lingua teotisca): il tuo computer è stato bloccato! Hai scaricato musica illegale da internet. Inserisci qui il numero di serie della tua carta di credito per pagare subito la multa di 50 euro. Ok. Subito ho pensato a una finestra scherzosa, di quelle che compaiono ogni tanto cliccando di qua e di la. Solo che non si chiudeva. Non c’era la cavolo di X magica per farla sparire. Cercando di mantenere la pressione nella norma cerco di aprire il gestione risorse. La finestrina appare e scompare subito. Altro gestaccio multimediale. Tiro un lungo, lunghissimo respiro e riavvio. La dannata finestra bianca è ancora li. È ufficiale: c’è qualcosa che non va. O c’è un cazzutissimo virus o, peggio dei peggi, il sistema ha deciso di andare in vacanza.

Ed è stato subito panico. Dove vado a cercarlo ora un tecnico, un negozio, un nerd da scantinato che mi rimetta in sesto il computer?! Crisi nera, nerissima. Decido di chiedere info alla Vermieterin. Che ovviamente quando serve non c’è. Sehr gut. Mi sono catapultato fuori di casa alla ricerca del negozio per tutte le soluzioni, del magico bazaar in cui si riportano in vita i pc. Per un’ora ho vagato per le vie del quartiere occhieggiando tutte le vetrine, leggendo tutte le insegne, alla disperata ricerca della salvezza tecnologica (i passanti temo mi abbiano scambiato per un maniaco visto che mi scansavano tutti). Niente. E adesso?

Poi l’illuminazione. Nei grandi negozi di elettronica, ci sarà un’area assistenza, no? Ci sarà un bancone dove il tecnico di turno fa di nuovo cantare i computer con l’imposizione delle mani e ausculta i processori con l’apposito stetoscopio. Mi sono precipitato al primo che mi è venuto in mente: il Conrad Electronics. Stringendo al petto la borsa con dentro il piccolino malato bracco la squinzia al banco informazioni e sbrodolo il problema. Ruminando una Big Babol la gigia chiama il tecnico e torna a limarsi le unghie da geisha. Narro di nuovo la storia dalla A alla Z, dall’Alfa all’Omega e ritorno, con voce strozzata, pronto a una crisi isterica. Lui impassibile mi chiede di fargli vedere la schermata bianca. Ed è subito telepatia. Ah si – esclama competente – è il virus Xysel! Te lo risolvo subito. Due veloci palpate alla tastiera, un giro di twist al touch pad e voilà come nuovo. A me è quasi venuta un escherichia colis di livello 8 e lui con tre rapidi gesti l’ha guarito. Lunga vita al Tecnico Taumaturgo. Mentre cercavo la mandibola sotto il bancone ho chiesto se dovevo pagare qualcosa per il disturbo. Lui si fa una grassa risata e mi dice che no, non gli devo niente. Per una scemenza del genere sarebbe imbarazzante chiedere un compenso. Ed io che ero già pronto a offrirgli una cena da sette portate nel miglior ristorante della città…

Insomma tutto è bene quel che finisce bene. Per certe paure però non ho più l’età… Sarà per quello che stamattina nel pettine ho trovato un paio di capelli bianchi?!

19 commenti:

  1. oh mamma..il virus no!
    se mai mi capitasse andrei pure io nel panico, ho un mac e (dita superincrociate mentro lo dico) di solito i virus circolano più su sistemi windows quindi sono, spero, salva!
    il servizio tecnico mac poi ho sempre paura che mi costi un occhio della testa in svizzera, in realtà non è così, ho fatto aggiungere 4 giga di memoria e, pur sapendolo fare da sola, l'ho fatto fare al servizio tecnico che non mi ha preso quasi nulla di manodopera...
    capelli bianchi, beato te che ne trovi solo 2 o 3 nella spazzola ;-)

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  2. Mi viene da pensare che in Italia non te la saresti passata così liscia senza parcella !! Qualche decina di € credo te li avrebbero chiesti !! E le big babol è da anni che non ne vedoo !!
    Dancer

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  3. azz che paura :/ io ho un mac, e fortunatamente non ho ancora avuto questi problemi...

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  4. S/Fortunatamente non ho un mac e bho, forse sono più esposto a certi pericoli, ma l'antivirus ce l'ho!!o dormiva o il virus era troppo forte anche per lui...chissà...bhe ora il compu c'è, funziona e fa tutto il resto.
    Tenendo presente la mia tenera età, trovare capelli bianchi non è un buon segno eh...

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  5. Ma figurati se mi lasciavano andare via con un sorriso e una pacca sulla spalla. Un ventello me lo chiedevano, anche solo per la manodopera. Difatti finchè armeggiava io pensavo a dove avevo ficcato la garanzia...si perchè il pargolo non ha nemmeno un anno, quindi sarebbe ancora in garanzia...ricordarmi dove l'ho messa però è un altro paio di maniche!

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  6. Ecco e prega che non ti capitino! Che certe paure ti tolgono la fame e la sete, oltre che una decina d'anni senza colpo ferire. E dovrei essere ancora giovane per preoccuparmi delle rughe...

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  7. ah, queste sono situazioni che ti fanno perdere dieci anni di vita!!!!
    a me è capitato a Mendoza, in Argentina, dove assonnato dopo un viaggio di 24 h in bus ho cancellato tutte le foto di 7 gg di vacanza... disperazione totale!!! fortuna che un tecnico locale me le ha recuperate, spendendo neanche due dollari per il solo cd sul quale le ha masterizzate. inutile dire che gliene avrei lasciati anche 100 a quel punto!!!

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  8. L'abilità con cui computer ed elettrodomestici tutti riescano ad impallarsi durante il week end è diabolica!

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  9. A me capitava sempre la vigilia di Natale.. per 3 -4 anni di fila mi partiva il pc... fortuna vuole che ci so mettere le mani per cui dopo qualche ora e un paio di insulti al pc tornava tutto alla normalità

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  10. A me è capitato che, con il computer (mac) nuovo di pacca, arrivo a Monaco in treno dopo un viaggio estenuante di 7 ore e mezza, lo accendo per usufruire della connessione gratuita di Starbucks mentre faccio colazione e... schermo blu... nessun segnale di vita... dopo 10 interminabili minuti ha ripreso a funzionare come se nulla fosse successo, che ne so, sarà stato il cambio di nazione a destabilizzarlo. I peggiori 10 minuti della mia vita, non so cos'abbiano pensato le persone intorno a me mentre borbottavo tra me e me fra una lacrima e l'altra di nervoso... Quindi posso dire: ti capisco!!!

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  11. Ecco, io ho passato le 5 ore più pesanti e angosciose della mia vita. Anche perchè sembra una scemata, ma oramai senza un computer uno è finito. Non avere internet significa non riuscire a vedere più gli annunci di lavoro, mandare e ricevere mail agli/dagli eventuali datori di lavoro. Più che altro per quello, più che per il pc in sè. A quel tecnico salva-vita gliela avrei offerta volentieri una sbevazzata al primo Biergarten a tiro...
    In più quello che ti fa andare in paranoia è che non sai dove siano le cose qua: il negozio giusto, quello ultraspecializzato ecc. Ma soprattutto che non hai nessuno a cui chiedere e con cui impanicarti a ruota libera. Insomma sei da solo, con un'emergenza da gestire in una città ancora in larga parte inesplorata e vergine e con l'aggravante della lingua che certo non è la più semplice in cui spiegarsi. E' più che altro tutto sto ambaradan emotivo che ti spinge a contemplare un tuffo carpiato dalla finestra come piano B!

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  12. In realtà è tutta una cospirazione delle cosidette macchine intelligenti: fanno impazzire i padroni con scherzi del genere per poter prendere il sopravvento in futuro. Sai quante persone moriranno di infarto fulminante quando il computer fingerà di dare di matto?! Un giorno resteranno solo le macchine perchè noi saremmo già tutti morti per spaventi multimediali irreversibili..!

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  13. Ah si??? Allora caro Feroandrea, dato che io sono una colossale pippa in fatto di tecnologia, proposta: se ti assumo come tecnico personale qua a Monaco ti trasferisci? Come stipendio ti posso offrire vitto e alloggio. Pensaci su e sappimi dire, chissà che non sia la volta buona che ti trasferisci a München ^^

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  14. Allora puoi anche immaginare la mia disperazione quando ho visto lo schermo imbiancarsi e non tornare più del suo colore. Per par condicio sono sbiancato pure io. E come hai letto anche a me nel bel mezzo della colazione. Queste son quelle tipiche cose che ti traumatizzano per tutta la giornata anche se poi le risolvi.
    Tralasciando le tristezze invece, Momo ti do un caloroso benvenuto sul P. Dresden e nella comunità degli espatriati-blogger in questo angolo monachese del Vecchio Continente.
    Ora passo da te a scuriosare un po'...

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  15. Ecco. Ora sono terrorizzata. Grazie

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  16. Non facciamo che offriamo da bere qua, da mangiare la, centoni sottobanco...che poi sti tecnici tedeschi capiscono come funziona da noi in Italia, fanno due più due, e poi so' cavoli, la prossima volta ci tocca metter mano alla carta di credito!
    :-)

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  17. TOC TOC! Non senti? sto già bussando alla tua porta! :)

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  18. Allora ho la soluzione ideale "risparmio assicurato": una sbevazzata per strada con una bottiglia di Spritz casalingo. La soluzione per tutti i problemi. Dopo la Nutella ovviamente!

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  19. Eh già, la Germania fa questo effetto a volte... grazie per il benvenuto, passa pure quando vuoi dal mio diario monachese! :-)

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