martedì 24 gennaio 2012

Vita in solitaria

Avere una casa vuota, tutta tua, è il massimo dei massimi. Spitze. Klasse.

Il mio cammino per l´indipendenza in realtá è cominciato quasi un anno e mezzo fa quando mia sorella ha annunciato che aveva trovato l´appartamento che faceva per lei e che dal primo del mese successivo si sarebbe trasferita. Nessun pianto strappalacrime o faccie da funerale. I miei genitori l´hanno presa sul filosofico e si sono limitati a commentare che “se te la senti di provare è giusto che provi, noi in ogni caso siamo qua se ti dovesse servire qualcosa”. Io riuscivo solo a pensare invece che a breve avrei avuto finalmente, dopo 22 anni di vita, una camera interamente mia, niente piú condivisione al 50%, ma padrone assoluto e indiscusso di tot metri quadri. Un sogno diventato realtá. Ora potevo smettere di chiedere a Santa Lucia la grazia di una camera mia, solo mia. E giá li ho assaporato gli indiscussi privilegi che una camera in proprio porta con sé: guardare i programmi alla Tv che ti intrippano, leggere fino a tarda sera senza disturbare quella che lavora e che deve alzarsi presto, guardare video su Youtube fino alle 3 della mattina senza che nessuno ti rimproveri perché ormai hai gli occhi a rana. E per circa un anno ho goduto di queste piccole libertá.

Poi il tirocinio a Monaco mi è capitato tra capo e collo e ho dovuto industriarmi. Ammetto che l´idea di andare in studentato non mi attirava per niente. Tornare a condividere la camera, avere il bagno e la doccia sul piano come in una stazione di servizio, il cucinone in comune e la lavatrice coi turni. Per caritá, pur di farmi sti sei mesi avrei lavorato anche come inserviente nella mensa dei poveri, peró se trovavo qualcosina di meglio non è che mi avrebbe fatto schifo. Quando tutti gli studentati mi hanno sbattuto la porta in faccia, ero deluso e sollevato nello stesso tempo. La vita in appartamento, ovviamente condiviso che non sono Creso, mi andava molto piú a genio. Preferibilmente con un tedesco/a come coinquilino, che con piú esercizio si fa, meglio é. Ma mai avrei immaginato che mi sarei ritrovato a gestire un appartamento tutto da solo. Con una credenza da riempire, un armadio tutto vuoto in cui impilare i miei vestiti e una libreria che pare dirmi “che aspetti a rifornirmi??? Non vedi come sono triste e vuota???”. Sorpresa delle sorprese, meraviglia delle meraviglie.

Mi sono rimboccato le maniche e mi sono dedicato alla cura della casa.

Ho riempito la dispensa con tante di quelle schifezze che piú non si puó: nutella, ritter sport, pan di stelle, baiocchi, abbracci, Karamell-zauber. Si insomma da me non si mangia sano. Peró ho anche pasta, pane, cotolette, würstel di Norimberga, Kartoffelnsalat. Un misto diciamo. Il meglio dell´Italia e della Germania in un´unica credenza. Ed è stupenderrimo girare per gli scaffali del supermercato e ficcare nel cestello quello che ti va, senza udire voci in lontananza “no, basta cioccolata che a casa ne hai anche troppa”. La cioccolata nella vita non è mai troppa!! Tornare a casa dopo il lavoro è quanto di piú riposante ci sia. La casa si anima al tuo ingresso e a modo suo ti augura il bentornato. Appendi la giacca, ti togli le scarpe, se sai che non devi uscire di nuovo ti metti in pigiama e ti spaparanzi sul letto navicchiando in internet. Cioè cosa si puó chiedere di piú, mi chiedo? Altra cosa che amo alla follia, e scusate in anticipo i particolari sordidi, è avere una bagno mio. Un bagno che è sempre libero, a tua completa disposizione, senza limiti di tempo o gente fuori che aspetta di usufruirne. Puoi restare in ammollo in vasca per due ore che nessuno viene a bussarti “oh, ma quanto ne hai ancora, che io dovrei…” e via di questo passo. Se mi salta il picchio di farmi la doccia a mezzanotte, posso farmela senza disturbare nessuno o muovermi in punta di piedi. Posso permettermi il lusso di essere un elefante dentro dalla mia porta. Signore mio che oasi di piacere.

Specialmente alla mattina e specialmentissimamente le mattine del fine settimana, vivere una casa vuota è ancora piú rilassante, rigerenerante, rassicurante. Non corri il rischio né di essere svegliato da un padre sbadato che inciampa nel portaombrelli, né tantomeno di essere svegliato da una madre coscienziosa che comincia a preparare il polpettone della domenica il sabato mattina alle 8.30. Non si sente niente. Tu apri gli occhi sul mondo e non c´è nessuno a disturbarti. Se gli occhi non ti stanno proprio aperti puoi restare a letto a goderti il calduccio ancora una mezz´oretta. Alzarti con tutta calma, farti un bel thé e guardarti fino a ora di pranzo puntate delle tue serie preferite. Esci, non esci sono affari tuoi. Oddio, che pace stupenda.

E vogliamo parlare del mangiare? Niente piú obblighi di primo e secondo. Non hai maroni di mettere su l´acqua per una pasta? Puoi farti fuori un´intera confezione di abbracci davanti alla tv. Voilá il tuo pranzo. Alle 6 hai voglia di un po´di pane con il Kräuterfrischkäse? Ti basta aprire l´anta della credenza e fartelo. Senza udire rampogne “ma dai, sono le 6, tra un´ora metto su la pasta, non star li a rovinarti l´appetito”. Si si si e ancora si. La vita in solitaria mi piace un sacchissimo. Quasi quasi va a finire che se mi ci abituo troppo, poi non sono piú capace di tornare indietro. Rischio di viziarmi troppo. Anche se è cosi bello…

Difatti non ho mai capito quelle persone che dicono “no no non potrei mai vivere da solo, troppo silenzio, nessuno con cui parlare, mi deprimerei subito, ho bisogno di un riscontro quando torno a casa”. Per caritá, parlo tutto il giorno in tedesco, sento parlare tutto il giorno in tedesco. Quando torno a casa ho bisogno di un momento di decompressione, silenzio e pace. Sto bene anche in mezzo alla gente, ma il contatto con me stesso è essenziale.

Bhe cosa potrei dire in piú?

Naja…toll!

9 commenti:

  1. Eeeeeh mi ricorda i miei tempi del mio appartamentino con una stanza e mezza in centro nella mia cittá, negli anni d'ora della vita da single! Vivere da sola non mi ha mai pesato, anzi. Mi sono sempre rifiutata di suaffittare quella mezza camera, che invece utilizzavo come ripostiglio e per stendere i panni. Piuttosto pagavo di più, ma avevo la mia pace, la mia libertà, la mia oasi di benessere. Avrei potuto scrivere un post identico al tuo, anche se all'epoca non ero ancora blogger! Vedi che la vita all'estero riserva anche delle belle sorprese dopo i periodi difficili?

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  2. Ma assolutamente si! E anche nei periodi difficili ci sono state comunque belle sorprese. La verità è che in una realtà ipercomplessa come quella dell'espatrio, niente è bianco o nero, bello o brutto, ma tutto un miscuglio di cose. La tua giornata può cominciare bene e finire in tragedia, come tutto il contrario. Queste cose capitano anche ai non espatriati, ovvio, però vivere in un paese straniero amplifica a mille tutte le sensazioni. O almeno io trovo che sia cosi ^^ !

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  3. Ah bon, mi fa piacere!! Non ho capito se sei d´accordo con la meravigliosaggine della vita in solitaria o con la mia risposta al commento di Eireen. In ogni caso mi fa piacere! Grazie!

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  4. No, sono d'accordo con la meravigliosaggine della vita in solitaria. Per me è stata una bellissima esperienza durata alcuni anni. Poi la convivenza che comunque è altrettanto bella, se non di più!

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  5. concordo... vivere da soli è un'esperienza bellissima da fare assolutamente (fino a che non ti viene una voglia inarrestabile di convivere!!). E prevedo anche che quando tornerai a casa dopo questa esperienza ti starà tutto molto stretto, in primis la tua camera! :)

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  6. No dai Alessandra non mi dire così che mi prende l'ansia anzi tempo, anche se temo che tu abbia ragione. Però...però...c'è da vedere se torno dopo la fine del Praktikum. Eh si perchè dopo il momento iniziale di Heimweh, un pensierino sul restare qua ancora un po' ce lo sto facendo. Chissà...per intanto godiamoci l'UT e le colleghe!

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  7. :) io ti dico solo una cosa: fallo!!!!! rimani!!! io alla tua stessa età e in una esperienza più o meno simile ho detto "torno a casa mi laureo e poi torno qui di sicuro" seeeeeeeeeee! ci sono voluti 10 anni perchè il treno ripassasse (e come sai mi ha già riportato indietro, ma questa è un'altra storia). In bocca al lupo!!!

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  8. [...] per coloro che si mettessero in ascolto solo adesso, potete trovare le puntate precedenti qui, qui, qui e qui. Like this:Mi piaceBe the first to like this. Questo articolo è stato pubblicato in [...]

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