lunedì 9 gennaio 2012

Faccia da tedesco...?

Io non so cosa faccio, ma vi assicuro che non lo faccio apposta. E se effettivamente qualcosa faccio giuro che lo faccio in maniera del tutto inconsapevole. Non riesco a spiegarmelo, ma è cosi. Io ai tedeschi piaccio. Piaccio cosi tanto che nell´ultimo fine settimana mentre passeggiavo sotto la neve e la pioggia sono stato fermato ben due volte (una volta sabato e una ieri) da sconosciuti in cerca di informazioni stradali. Cioè chiedi a me dov´è la tal strada che so a malapena orientarmi al di fuori delle solite quattro strade che faccio ogni giorno??? Con tutte le persone che camminavano su quel vialone senza fine che è Nymphenburgerstraße a me hanno chiesto! Allora ci deve essere sotto qualcosa, non puó essere qualcosa di accidentale.

Quindi mi sono messo a riflettere e ad analizzare i precedenti. Giá durante la prima settimana di ricerca alloggio la gente, sia in metro che per strada, mi fermava per chiedermi: “sa dov´è Schwantalerstraße?? sa dirmi dov´è la prossima fermata del 54? con questa S-Bahn vado a Isartor? Questa U-Bahn ferma a Theresienwiese?” E via di questo passo. E io ogni volta stavo li a chiedermi, ma come mai che con tutte le persone che sono sulla banchina in attesa della metro chiedono a me?? A me poi che non sono manco tedesco, ma italiano!! Almeno fossi un italiano nato qua da genitori italiani che parla tedesco senza accento, in slang e chi piú ne ha piú ne metta capirei, ma io che parlo tedesco come una marmotta andina…Misteri della scienza e della tecnica. Fatto sta che le indicazioni le chiedono tutti a me. Manco avessi scritto in faccia “Informazioni Turistiche”. Mah e ancora mah.

Esigevo delle risposte. O almeno riuscire a formulare delle teorie plausibili. Dopo ore e ore di riflessioni e andando per esclusione ho pensato che:

-evidentemente ho colori tedeschi. In effetti pallido lo sono parecchio e anche se prendo il sole non mi abbronzo: mi scotto, ma ritorno bianco slavato. Capelli castano chiaro, corti come piacciono ai germanici, occhi verdi tendente all´oliva, ma oltre a questo viso normalissimo, nella norma. Non posso nemmeno vantare colori nordicissimi come mia mamma che si ritrova una sparata di capelli biondi e ricci, corredati da occhi azzurri. Ammetto che non posso passare per il tipico mediterraneo, ma neanche per il nordico tutto trasparente. Non sono né carne né pesce. Peró piaccio. Bho.

-evidentemente sono attirati dal mio modo di vestire che a loro appare quantomeno esotico. Soprattutto piacciono le mie scarpe blu. I primi giorni in metro me le guardavano tutti, forse si chiedevano dove le avessi rimediate visto che la maggior parte di loro indossano quelle scarpe nere oscene, quadrate, opache, che sembrano quelle delle infermiere nei giorni di festa. Io mi rifiuto di metterle! Oppure vengono attratti dal mio ombrello che pare essere gran COOL. Le colleghe una mattina che pioveva e l´ho aperto in ufficio per asciugarlo, sono venute a guardarlo e mi hanno fatto i complimenti. Per l´ombrello. Che da noi è quanto di piú banale ci sia. Eppure per loro era ultrachic. Se la fantasia scozzese marrone e gialla per te è chic, mi fa piacere per te.

-evidentemente ispiro pura e semplice simpatia e sono istintivamente spinti a fare conoscenza, anche solo per chiedere informazioni stradali. So che è la soluzione piú assurda che potessi escogitare, ma dopo aver scartato le possibilitá “esteriori” non mi restava che affidarmi a ragioni “interiori”. Oltre a questi tre motivi non sono riuscito a farmene venire in mente altri. La cosa è da un lato cosí inspiegabile che anche il mio cervello, poverino, è rimasto un po´ scioccato e oltre un certo limite di fantasia e raziocinio proprio non riesce ad andare.

La cosa che peró mi conforta di piú e di cui sono riconoscente a questi sconosciuti è che nessuno, e dico nessuno, mi ha fatto osservazione per il mio accento (perché sicuramente lo avranno notato di pacca appena aperto bocca) o per i miei eventuali errori (perché sicuramente avró sbagliato qualcosa, l´uso del verbo adatto, il genere o il caso). Anzi, appena ricevuta l´informazione subito mi esibiscono un sorriso a 430 denti, pieno di riconoscenza e se ne vanno dicendo “danke schön”. Ma cosa mi ringrazi bel gioioso, sono io che devo ringraziare te per non avermi cazziato per il mio tedesco.

La loro riconoscenza e gentilezza mi fa venir voglia di essere una persona migliore. Anche in ufficio i primi giorni facevo tanto d´occhi quando la Tutor, appena dopo avermi dato un compito da fare, mi diceva “danke”. Da noi nessuno ti dice grazie se ti ha dato qualcosa da fare. Tutt´al piú ti dice “ringrazia che hai un lavoro e non ti sbatto in strada” o robe cosi. E qua ti ringraziano anche quando gli porti il lavoro finito. Al che per me è ormai diventato un automatismo rispondere bitte o gern quando mi refilano il danke di rito. Ah e prima di darmi alcunché da fare, mi chiedono se ho tempo e se sono libero!!! Che in caso di risposta affermativa mi spiegano cosa devo fare o mi lasciano il materiale da lavorare sulla scrivania. In caso di risposta negativa mi dicono “quando hai finito con il lavoro che stai facendo, diccelo che ti diamo dell´altro”. Da noi non chiedono, ti riempiono la scrivania e basta, pensando che “almeno hai qualcosa da fare, che non ti rimangano per disgrazia dieci minuti per battere la fiacca”.

Ricapitolando: non so se ho la faccia da tedesco o da italiano. Fatto è che ai deutscher piaccio e non ci posso fare niente. Anzi, diventiamo tutti amici, cosi vedrete che gli italiani non sono tutti come Mr. B. e che vedere la Merkel e Sarkozy che se la ridevano bellamente di noi non è che ci abbia fatto proprio piacere va. Anzi. Vi avremmo volentieri cavato quei sorrisi a suon di sberle, cara Angelina e amato Nicolas.

8 commenti:

  1. Ciao Torquitax! Ah ke belle le buone maniere, il dire spesso bitte, danke, darf ich? etc. Qui in italia sono sempre più rare. E poi ti viene voglia di dirle anche tu.
    Secondo me ti fermano nn tanto per l'aspetto nordico (io sono piccola di statura, tipica italiana.... e mi chiedevano spesso informazioni), ma perchè probabilmente ti muovi con sicurezza per la strada e hai un'espressione rilassata ed aperta al mondo. I primi giorni ke ero a monaco giravo spesso con la cartina stradale per capire come muovermi e ogni tanto alcuni tedeschi senza ke io kiedessi alcuna informazione, si fermavano kiedendomi il permesso di darmi delle informazioni. E si ke meraviglia le buone maniere e ke bei ricordi....
    katia

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  2. Hai ragione, quando sei ricoperto di buone maniere ti viene voglia di dirle anche te. Per esempio la mattina appena entro in ufficio ora auguro a tutte Morgen e tutte loro mi rispondono Morgen, quando esco saluto e auguro Einen schönen Tag noch. M augurano buona giornata anche al baracchino dove compro la colazione e il pranzo. E sono cosi gentili che non ti va di fare il cafone, ma rispondere con la stessa gentilezza. Carini e coccolosi sti deutscher.
    Stimo invece la tua ipotesi. Sai che non ci avevo mica pensato??? Probabilmente succede anche cosi, solo che non vedendomi la faccia per strada non posso sapere che espressione ho. La prossima volta giro con uno specchio per strada per testare la mia espressione!

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  3. Concordo con Katia, Infatti io l'aspetto nordico ce l'ho eccome - credo tu possa confermare - ma nessuno mi ha mai fermata per strada per chiedermi indicazioni. Perchè? Ma perchè da vedere non sembro affatto simpa! Anzi, risulto fredda e distaccata, ne sono consapevole. Tanto è vero che sono spesso stata avvicinata da amici e conoscenti che mi hanno confessato di avermii creduta una gran stron*a all'inizio e poi, con l'andare del tempo, si sono dovuti ricredere, avendo scoperto la mia irrefrenabile simpatia ;-). Purtroppo ci metto molto a entrare in confidenza e lasciarmi andare, ma poi quando comincio, non mi ferma più nessuno. Tschüß!

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  4. Concordo sull´irrefrenabile simpatia. E anche io in Italia avevo il tuo stesso problema. Prima sembravo quello scostante e chiuso, poi peró venivano tutti a piangere dal sottoscritto. Qua invece resto in silenzio per i primi 10 minuti, giusto per capire cosa mi stanno dicendo o l´argomento della conversazione. Quindi mi inserisco. In pratica sfrutto ogni occasione utile per allenare la lingua di Goethe.
    Evvaiiiiiiiiiiiiiii.

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  5. succede anche a me ovunque vado... devo avere la faccia da Ufficio Informazioni...

    :)

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  6. Alessandra, benvenuta nel club! Ti stringo virtualmente la mano!!

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  7. anche io do' informazioni, mi capita almeno una volta a settimana, anche di piu' se frequento certi quartieri..sarà che guardo la gente in faccia e non i miei piedi?
    aspetto nordico ce l'ho anche io, finora mi hanno dato della norvegese o della canadese, nonchè della slava..italiana mai!
    per fortuna da 6 mesi a questa parte sono una esperta di mezzi pubblici su zurigo e anche con le strade non me la cavo male!

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  8. Oh grazie Pinguino per il consolante commento. Si insomma per italiana non passi neanche se vuoi. A me non hanno ancora scambiato per qualcun´altro. E se l´hanno fatto non me l´hanno detto. Peccato.
    Grande! Dopo 6 mesi di tirocinio spero anch´io di essere un po´piú esperto di strade e mezzi pubblici. Con calma ce la faró. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

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