Tela canvas (normalissima canapa eh, trattenete gli entusiasmi)
Gonna gypsy in sangallo
Dress code (per i comuni mortali: divisa, tenuta da lavoro)
Jaboux
Govonierre di seta (una misteriosa forma di seta lavorata)
Color toup con foudre morbidissima (è una variante parigina di pelle di lontra?)
Foulard con boules crepe de chine
Borsa big-size (in italiano: grande formato)
Maxi dress in mini poule (traduzione: un gran vestitone con piccole zampe di gallina)
Outfit iperromantico
Fascia tricot
Ancor-boute sandal (chi conosce il sumero?)
Collier bianco
Broche (chiamarla spilla, fa schifo?)
Bicolor trompe l’oeil (due colori che ti fanno gli occhi a panda)
Niente brown (un colore che abbiamo anche noi, si chiama marrone!)
Clutch (borsetta porta-mentine?)
pochette
tubino animalier (leopardato, zebrato, muccoso: ultime urla dalla Savana)
mini-dress semiaderente
pajette da color tiffany o coute tendente all’avorio (chi ci capisce è bravo)
dettaglio gold
lato bijoux (gioielli, ragazzi, gioielli)
oversize
tricot larghissimo
plissé (pieghe, le sempiterne pieghe)
trench
ma come sei glam!
collier plastonne (?)
scarpa plat (qui si mangiano anche le parole)
color cognac
effetto fifty spant (stiamo ancora aspettando l’esperto di sumero…)
scarpa con traforo seducente
vernissage fashion o drink estemporaneo
tonalità dal brown al bourdeaux
abito con stampa provenzale (è dagli anni ’60 che sappiamo che c’è)
open toe
cocktail ring
fisico a colonna, mela, pera… (altra frutta?)
rosa schiapparelli
seta delavé total black
scarpe noirée
bangles (semplicissimi bracciali rigidi)
bauletto Speedy (aspettiamo quello per Willy il Coyote)
una magnifica Kelly
torchon
la parigina check nudo e nero (i vecchi calzettoni della nonna)
vitello spazzolato (la pulizia innanzitutto)
mood board
spencer in jersey (e Susannah a New York)
tessuti cadì, marouquine, madras e argan (Samarcanda, Baghdad purchè sia oriente!)
par-dessus in seta cruda (quella cotta solo con i dessert)
total look gold
dare un tocco shine (splendente, che fai prima)
abito in shantung (a Pechino ci devo arrivare)
Non che Briatore sia da meno mentre prendi a calci in culo i concorrenti di The Apprentice. La patina da grande imprenditore esige un linguaggio settoriale e manageriale. Per i profani un vocabolario minimo:
Teambuilding (ita: spirito di gruppo)
Business (ita: affari)
Headhunters (ita: cacciatori di teste)
Packaging (ita: il caro vecchio confezionamento, scatola, inscatolamento)
Pricing (ita: fare i prezzi)
make up (ita: trucco!!!)
restyling
buyer (ita: compratore eh!)
testimonial publicitary
junior assistant (ita: apprendista)
boss
teamleader (ita: capogruppo)
Enzo, Carla, Flavio, un consiglio da uno che le lingue le sa: parlate come magnate!
Mi piace questa tematica! Io sono un'appassionata di lingue straniere, ma quando nun ce vo', nun ce vo'. Ma perché devi dire "gonna gipsy" se puoi dire "gonna alla zingara"? Forse gispy fa più esotico, più chic, più trendy, più up to date, più fashion? ;-) E le scarpe "peep toe" (=pollicione che occhieggia!), cioè quelle che sono semplicemente spuntate, ossia senza punta? Mah, misteri del mondo della moda...
RispondiEliminaciao Torqui!!! io la Carla l'adoro e mi piacciono i suoi programmi soprattutto quello + recente. La trovo semplicemente divina....per cui le perdono tutto, anche l'esagerazione dei termini stranieri. All'inizio ridevo persino quando se ne usciva con, per esempio: "queste scarpe con tacco giorno". Ma ora, sarà il contesto del programma, non so, ma per me è okay...
RispondiEliminakatia
Sta mania di parlare in un italnglese misto pecore per far colpo non la capisco proprio. Va bhe il linguaggio di settore, ma vent'anni fa che il mondo non era globalizzato ogni lingua usava il suo di termine!! Sarà che io con le lingue ci mangio e ora della fine usare l'italiano puro è una forma di sfogo, ma...che ognuno parli come mangi!
RispondiEliminaCiao Katia, benritrovata!! Guarda, anch'io adoro Carla e guardo volentieri il suo ultimo programma (altrimenti come mi sarei creato cotanto vocabolario specifico?), però bho, tutto sto sbrodolamento autoreferenziale lo trovo snob. Salvo poi usarlo per sfottere sti guru della moda insieme alle amiche "intelligenti" che di queste cose sanno ridere!
RispondiEliminaHo riso mezz'ora... comunque io sono stata a un vernissage fashion, con scarpe noirée con dettaglio gold e abito in voile nero... in compagnia di un cavaliere dall'armatura lucente... ;-)
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