domenica 13 maggio 2012

Verso casa...

Lo ammetto: a me viaggiare in aereo scoccia. Per carità, se devo prenderlo lo prendo. Ma se posso evitare meglio. Mi risparmio di arrivare in aereporto tre secoli in anticipo, i palpeggiamenti gratuiti antiterrorismo al gate, le preghiere per veder comparire la valigia dopo l'atterraggio e le orecchie otturate dalla pressione. Preferisco i treni. L'orario è flessibile, la valigia sempre sott'occhio e il paesaggio è li per essere ammirato. L'emozione di volare tra le nuvole è unica, ma anche vedere montagne e pianure sfilare sotto i tuoi occhi ha del suo. In più dal treno si possono vedere le persone ferme al binario, studiare le stazioni in cui si transita e farsi un'idea approssimativa delle città che si sfiorano. Per me il treno ha un fascino romantico e umano. Ormai è cosa nota: sono un vecchio nostalgico. E poi il treno è diretto e mi porta direttamente alla stazione centrale di Monaco, centralissima e a due fermate di U-Bahn da casa, quindi è ovvio che prendo quello! Il Signore benedica le ferrovie tedesche che hanno comprato il tratto fino a Verona. Tra un po' gli amici barbuti si comprano pure il lago di Garda e pari patta.

Di solito il viaggio io lo passo guardando fuori dal finestrino. Guardare le montagne mi fa spalancare gli occhi a rana, non per niente il mare lo aborro. Portatemi in spiaggia e io mi secco come una margherita nel forno a micronde, portatemi in montagna e mi ricarico come una batteria Duracell 4x4. Salgo a Monaco sentendo parlare tedesco, scendo a Verona stordito dalla parlantina medio-alta dell'italico medio. Spesse volte. Stavolta invece c'è stata la svolta. La svolta antropologica. La svolta scentifica. La svolta etnografica. Mi ero appena seduto al mio posto che una signora pallida, bionda, occhi slavati passa, controlla che gli altri tre posti siano liberi (ovvero senza reservierung, prenotazione), mi vede, mi sorride e mi chiede se quei posti sono occupati. No, il mio è questo ed è prenotato, gli altri sono a disposizione. Sorride di nuovo e scappa via. Dopo dieci secondi torna con uno zaino da campeggio a spalle e si accomoda di fronte a me. Tempo altri dieci secondi e comincia ad attaccarmi bottone. Mi racconta che è scandalizzata dal posto squallido che le han dato, laggiù nell'angolo tutta incastrata, veramente schrecklich. Io rispondo. Per educazione. E mentre consersavamo pensavo: ma che farò mai a sti alemanni di cosi seducente da stapparli emotivamente?? Ormai mi basta guardarli perchè mi raccontino vita, morte e miracoli. In Italia neanche se vomitavo addosso a qualcuno mi si filava, in Germania basta un'occhiata e mi invitano a cena. Misteri misteriosi. Il treno parte e la signora è tutta presa a raccontarmi dei suoi piani vacanzieri a Bologna, che ha mollato a casa il marito e si è messa della scarpe comode per poter girare meglio la città nonostante il caldo, che andare a Bologna è sempre stato il suo sogno proibito e che il mio accento inglese è impagabile (prima francese, ora inglese...di italiano non ho manco l'accento ora della fine). Ancora un po' e mi avrebbe confessato di avere una foto di George Clooney in tasca a mo' di santino.

Mentre Monaco filava via nel posto da quattro di fronte al nostro si siedono due inglesi/americani/anglosassoni. Riconoscibili a occhio nudo: faccie equine, gambe rachitiche, evidenti stempiature e naso aquilino. Uno in jeans, l'altro in braghette corte da basket. Si siedono e subito, con naturalezza, si sfilano le scarpe, allungano le gambe sul sedile opposto e si mettono a raccontarsi gli affari loro. Cosi. Come se niente fosse. Ma scusa! Sei un treno e tu ti mezzi in calze?? Non metto in dubbio che tu sia fresco di doccia, ma vedere i tuoi piedini annaspare l'aria non è che mi piaccia molto. Come non mi piace vedere che condiseri il treno il tuo salotto personale. La prossima volta portati la sdraia, la crema abbronzante e fa come se fossi in spiaggia. I controllori non hanno fanno un plissè quando li vedevano, evidentemente per il controllore tedesco era tutto in regola. Io li avrei gambizzati, che almeno la prossima volta prima di fare i disinibiti ci pensano due volte. Che ci volete fare, sono un rompipippoli intransigente che tiene molto al decoro pubblico. Il treno è roba di tutti. Mica il tuo lounge-bar privato. Dicono che il mondo sia bello perchè vario e allora teniamoci anche questa.  Non faccio in tempo a scuotere la testa scandalizzato che la signora ciarliera mi stupisce: dallo zaino estrae due uova sode per pranzo e con pazienza certosina si mette li a sbucciarle. Incredibile. Le uova sode come pranzo mi mancavano. Come mi mancava il cono di stagnola-porta sale sfoggiato dalla stessa cara vecchina. Credevo di averle viste tutte e invece...Sono pazzi questi tedeschi!

Quando si passa il Brennero e si rientra in Italia si vede...e si sente. La fauna umana cambia totalmente. Il decibel si alza considerevolmente e le stazioni si fanno sempre più squallide e minacciose.  Oltre al fatto che lo speaker parla prima in italiano e poi in tedesco. Ai binari il 99% delle volte aspettano uomini raybanati, con la sigaretta da accendere in bocca, barba sbarazzina da maschio vissuto, magliette di carta velina dalla scollatura ombelicale e pantaloni fascianti che lasciano intravedere la metratura dei piani bassi. Non appena salgono sul treno si lasciano andare a commenti da mandriani con un tono di voce oscillante tra l'alto e l'altissimo. Commenti del tipo: "c***o, qua sembra di stare da McDonald's!" (era all'incirca l'1, ovvio che sei li che mangi, genio della lampada!). La finezza di certe espressioni non ha prezzo. Soprattutto per chi mancando da casa da tot mesi si accorge subito del gap culturale. E ne resta scioccato. E capisce che, si, è proprio tornato in Italia. Senza dubbio e senza fallo.

11 commenti:

  1. Finché Siegfried ha abitato a Bayreuth ho fatto anch'io (5 anni!) il viaggio in treno, soprattutto perché c'erano spesso i biglietti in offerta a 29€. Arrivavo all'Hbf di Monaco all'ultimo binario, correvo all'automatico in cima a farmi il Bayern-Ticket al volo e poi via di gran carriera al regionale per Norimberga. Robe da matti, quelle che fai quando sei più giovane e squattrinata. Ora che ho pure un piccolo italotedesco al seguito benedico la Lufthansa ed il fatto di avere un aeroporto dentro la città (a Monaco non sono mai atterrata, ma mi risulta che è un po' lontano). Però, ai tempi dei viaggi in treno, è capitato anche a me, una volta che ero con la Sorella-che-non-ho, di trovare le due turiste americane dal calzino disinvolto. Mia Sorella le ha gelate immediatamente chiedendo loro, in perfetto inglese: "Please put Your shoes on".
    (P.S. Quarti di secolo fa, sul tratto verso la Francia, il Nonno fu molto più spiccio e, accompagnandosi con eloquentissimi gesti, intimò ad un altro turista americano: "O te le rimetti subito o te le butto dalla finestra!!")
    Fatti rispettare.

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  2. Ahimé parli con una fan dell'aereo. Veloce, semplice, emozionante, arriva ovunque. O almeno così la vedo io. Sarà che il treno lo associo più che altro alle nostre care Ferrovie Italiane e mi vengono in mente gli anni dell'università, il pendolarismo verso Bologna, i vagoni stracolmi e sporchi e le partenze in ritardo. Tutt'un altro discorso con la Deutsche Bahn, ovvio.

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  3. Quanto a servizi, offerte e comodità la DB spacca di brutto. Altrochè Trenitalia. Tutta un'altra storia. Purtroppo si qua a Monaco l'aereporto è fuori, quasi a un'ora di S-Bahn per me. In più anche l'aereporto di Verona è in culandia. Il treno e quindi le stazioni sono la soluzione ottimale.
    Per il tema calzino disinibito la prossima volta mi porto una bella verga di legno massiccio e il primo inglese sozzone che vedo gli spezzo l'alluce. Giusto per insegnarli un filo d'educazione. E di rispetto.

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  4. Mah penso che vada a semplice simpatia personale. E praticità. Certo le nostre ferrovie lasciano molto a desiderare, però almeno il servizio lo offrono. Ringraziamo almeno quello. Lo so, è una magra consolazione. Ma sempre meglio che niente. Poi come sai io sono un eterno romantico. Anche il treno scassato per me ha il suo fascino. No ti prego non picchiarmi!!!
    Bhe con la BD non c'è gara. VInce la DB!!

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  5. L'unica volta che sono andato a Monaco in treno passando dal Brennero sono rimasto affascinato dal paesaggio che trovi da dopo il Garda... passi magari dai 20 gradi primaverili in Italia per arrivare alla bufera di neve in Austria... bello bello ma devo dire che anche a farsela in macchina dalla Svizzera (molto più comodo per me venendo vicino Como) ci sono dei paesaggi spettacolari! Io sono uno che il viaggio lo vive molto e mi piace viverlo in prima persona.. guidando il mezzo che mi porterà a destinazione... e se poi la destinazione è München guido ancora più volentieri!

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  6. Il paesaggio mozzafiato comincia già subito dopo Verona quando le nostre colline lasciano il posto alle montagne monolitiche (che ora saranno verdi). Comincio a respirare meglio quando le vedo. Dal Brennero il treno viaggia su costoni di roccia che si affacciano su burroni scoscesi e che passano sotto i viadotti dell'autostrada. Sublime. Le Alpi poi. Uno spettacolo. Da Innsbruck in avanti specialmente. Le classiche rocce eterne. La pianura riprende da poco prima di Rosenheim, già territorio bavarese quindi. Io non sono mai stato in Svizzera, ma mi piacerebbe vedere le montagne che ammiri tu venendo da Como. Mi ricordo montagne verdi...

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  7. Sai che la sola idea del treno mi mette in agitazione? No, non mi piace .. penso di aver preso un treno al massimo 4 volte da quando sono nata. Aereo tutta la vita !! :-P
    Effettivamente dopo essere stati a lungo in un paese straniero, rientrare in Italia ti spiazza, ti si palesano davanti agli occhi usi e costumi italioti in un solo botto. :-?
    Comunque mi sono piaciute troppissimo queste : i maschietti raybanati, la metratura dei piani bassi in mostra e le maglie di carta velina !! Tutto vero !! :mrgreen:

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  8. Anche a me piace molto viaggiare in treno e se potessi, per i viaggi intercontinentali che sto facendo ultimamente, non ci penserei due volte (Venezia-Phnom Penh, Venezia- Arusha: dovrebbe essere una figata)!!
    purtroppo servirebbe troppo tempo....
    ...comunque le 24 ore di bus Montevideo-Mendoza (+altre 6 per Santiago) sono state impagabili, anche se un pò stancanti.

    Condivido anche lo strano giudizio sui tedeschi che attaccano bottone con tutti: cosa impensabile per noi italiani, almeno del nord. Strana socievolezza che non ti aspetteresti, ma gradevole.

    Sugli anglofoni comodi comodi sono un pò meno intransigente, sarà che ormai ne ho viste di tutti i tipi (inclusi khmer che in barca mi usano come schienale per un pisolino) e mi adatto a tollerare anche simili atteggiamenti... purchè nel limite della decenza (che è alquanto soggettivo, in effetti).

    Quanto al gap culturale.... bhè, confermiamo la nostra innata classe italica!! Il giorno che ce ne renderemo conto, sarà un gran balzo in avanti (altro che la TAV...)

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  9. A me invece mette nervosismo l'aereo. Non dico che non mi piaccia, diciamo che non è il mio mezzo preferito. Ripeto: se devo prenderlo lo prendo, se ci sono soluzioni alternative, bhe sono ben accette.
    Si penso che sia stato il mancare per tot mesi che mi ha causato lo schock culturale. Schock ricevuto alla prima fermata subito dopo il Brennero dove ho visto salire gli esemplari maschili che ho descritto. Segno incontrovertibile: ero in Italia.

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  10. Guarda Redpoz con un treno come quello della DB andrei in capo al mondo, esattamente come te. Treno forever. Anche l'esperienza delle cuccette mi piacerebbe provare. Magari con l'Orient Express che parte da Venezia e finisce a Vienna. Lo farei subito se potessi.
    Ma a me devo dire la verità non da fastidio che attacchino discorso. Solo lo trovo strano. E che non mi riconoscano mai per italiano poi. Giuro continua a sorprendermi. Sugli inglesi non transigo. Se loro a casa loro sono abituati cosi mi fa piacere. Ma qui siamo sul continente e c'è un altro tipo di comune decenza. Vediamo di adattarci grazie.
    Quanto all'italianità che è in noi. Diciamo solo che è un retaggio alquanto ingestibile. Terribilmente imbarazzante per chi vive all'estero. Imbarazzante come spettatori, non come portatori sani!

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  11. in realtà neanche a me danno fastido, è strano! molto strano per noi veneti...
    "portatori sani di italianità"- dovrei segnarmela per i prossimi viaggi all'estero!!

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