mercoledì 22 febbraio 2012

Hugendubel

Uno dei posti piú magici di Monaco, almeno per il sottoscritto, è lui, Hugendubel. Questo colosso del mondo librario potrebbe essere paragonato a una Mondadori o a una Feltrinelli nostrana: in centro ne trovi uno ogni tre porte. Ovviamente quello piú grande, disposto su sei piani, campeggia in Marienplatz, proprio all´uscita della metro. Giusto per indurti in tentazione non appena torni all´aria aperta. I geni del marketing!

Quasi metá dei miei pomeriggi post lavoro io li passo li. Lo trovo un posto sublime, tutti questi libri a tua disposizione, tutti questi piani da esplorare, in cui perdersi. E soprattutto mi rinfranca vedere come è sempre pieno fino all´inverosimile. Da noi le librerie sono il piú delle volte silenziose, quando entri ti senti quasi un intruso e le cassiere sono li che se la contano, scambiandosi consigli sulla ceretta per le gambe: “No io uso quella della Venus, con la crema, ho provato ad usare il rasoio della Gillette quello apposito per la ceretta intendo, peró poi mi fa irritazione alla pelle, mi riempio di puntini rossi. Con la pelle sensibile che mi ritrovo anche farmi la ceretta è un proplema, robe che non ti dico guarda”. Al contrario qua le cassiere non hanno tempo per chiaccherare, viste le code che si formano nonostante ci siano tre casse per piano. Meglio dei supermercati. Qua si immagazzina cibo per l´anima oltre che per il corpo. Tutta questa considerazione per i libri mi galvanizza. E tutta questa considerazione porta a un servizio che da noi ci sogniamo. Qui i libri si comprano, ma prima si saggiano. Ogni piano dell´Hugendubelparadies è dotato di divanetti in pelle, completi di schienale ergonomico e poggiatesta, la cui unica ragione di esistenza è fungere da luogo in cui posare i glutei e leggere, leggere, leggere. I libri non sono li solo per essere comprati, ma anche per essere testati. Il libro ti intrippa, hai letto la trama e ne sei rimasto soggiogato, ma ancora non sei sicuro di voler investire 12 euro nell´acquisto? Siediti, aprilo e lasciati incantare per tutto il tempo che vuoi. Inutile dire che i divanetti di Hugendubel sono sempre affollatti come i sedili delle metro. Roba che ci si siede anche per terra pur di leggere se manca il posto. Robe mai viste. Avevo avuto un assaggio dell´amore per la parola scritta che i tedeschi hanno in metro, dove quasi tutti leggono se non ascoltano musica, ma da Hugendubel si vedono scene d´amore che a un amante dei libri non possono far altro che spalancare il cuore.

Praticamente questo regno incantato in cui ogni desiderio librario diventa realtá è una via di mezzo tra una biblioteca pubblica e una libreria nel senso commerciale del termine. Se mi ci potessi accampare lo farei volentieri. Marienplatz e Karlsplatz sono i miei H preferiti. Perché sono facilmente raggiungibili con la metro, perché sono in centro e intanto ti fai una passeggiata e perché sono i piú grossi. In piú in un angolo vendono anche DVD a prezzi da accattoni. 5, 7 euro, i piú cari vengono 12 euro (al momento io sto svaligiando quest´angolo in maniera selvaggia al fine di incrementare assorbimento passivo di tedesco). Se per alcuni il luogo delle perdizioni è la pasticceria o la trattoria tipica, per me è questo. Ogni volta che ci entro tento di resistere con tutte le mie forze, di non lasciarmi sedurre dalle copertine che mi occhieggiano dagli scaffali e che esibiscono tanto di etichetta “sotto costo: 5 euro”. La maggior parte delle volte li sfoglio, leggo la trama, leggo qualche paragrafo (anche la seduzione qui parla tedesco), cerco di afferrare qualche frase sensata, li ripongo, mi faccio un giro in cerca di offerte piú seducenti e chiare nel parlare, infine torno e…li adotto. Adotto anche fumetti. Che puó sembrare una bambinata, ma sono piú chiari e diretti di tanti libri: le frasi sono semplici, corte, i verbi sono quelli tuttofare e finisci per leggerli volentieri anche se la trama fa un po´acqua. Quello che ti gratifica è che riesci a capire la storia senza star li con il vocabolario. Ecco, questo è rincuorante.

E la gente compra, compra, compra. E compro anch´io. Quelle rarissime volte che esco da li senza aver donato i miei soldi mi sento un po´ insoddisfatto. Potevo comprare qualcosa e non l´ho fatto. La scusa che funziona di piú, nonostante il prezzo stracciato e la trama accattivante, è quella classica: “a casa hai altri due libri in attesa, ne compri un terzo e poi chissá quando lo leggi”. Leggere in tedesco è una prova di pazienza, ordine mentale e disciplina. E necessita una parola no e due si l´ausilio del vocabolario. Insomma si va lentissimi. Tragica ironia vuole che qui piacciano molto i libri tascabili, da zaino, da tirare fuori appena entrati in metro. La controindicazione per tanta praticitá è il volume spropositato: libroni tascabili da 500 pagine che manco stessi leggendo la Bibbia! Per non parlare del peso che alla lunga ti tira la spalla a terra. Arrivarci in fondo è di per se un miracolo.

A dispetto di queste futili controindicazioni, Hugendubel è per me sinonimo di paradiso qui a Monaco e se posso darvi un consiglio fateci un giro, ne ricavarete un quadro sull´anima teutonica mica da scherzo (figuratevi che ogni piano è diviso in reparti contrassegnati da cartelli in lettera maiuscole che piú maiuscole non si puó, giusto per sottolineare che anche nel mondo della fantasia ci vuole organizzazione). Ne rimarrete incantati.

13 commenti:

  1. Beh a me il rasoio Venus scortica la pelle, quindi lo sconsiglio da morire ahahahahhaa. Scherzo, dai. Se ce ne fosse bisogno, con questo post mi hai definitivamente convinta dell'imprescindibile necessitá di un giretto da Hugendubel. Dire infatti "Abito a Monaco e non sono ancora stato da HD" è un sacrilegio.

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  2. Ho gli occhi che mi brillano. Anch'io voglio andarci....
    Devo imparare assolutamente il tedesco! Grazie per avermi dato questo stimolo in più.

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  3. che bel post! adoro i libri e mi spiace non leggere di piu' in tedesco, leggo molto i giornali e le riviste che trovo molto meglio di quelle italiane. Libri ci metto un po' ma li leggo!
    Solo che ultimamente mi sto dando agli ebook anche se il giro in libreria mi tenta sempre, a Zurigo abbiamo librerie bellissime. Parlavo proprio oggi con il mio insegnante di tedesco di questo argomento: qui in svizzera a marzo voteranno per proteggere il mercato dei buchhandler. Purtroppo in svizzera i prezzi per i libri sono piu' alti che in germania! Non so voi ma a me piace amazon ma trovo assurdo che mi arrivino e-mail che mi propongono sconti del 55%!!

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  4. NO infatti, devi assolutamente andarci, a costo di venirti a prendere e portartici di peso. Nella foga adorante che mi prende quando ci entro, lo definirei il tempio della cultura di massa qua. E poi grazie ai suoi prezzi irrisori mi sto facendo su una videoteca mica da scherzo. Tutti e quattro i pollici in su per Hugendubel.

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  5. Ah figurati, gern geschehen! L'altra grande catena è Thalia, la mia compagna di corso quando stava a Erlangen la svaligiava un giorno si e un giorno si, dato che la Hugendubel non c'era. Prova a guardare se a Donauwörth c'è una delle due e poi, facci un salto e lasciati conquistare! (e fammi ovviamente sapere se hai trovato una delle due e com'è stata l'esperienza!!!)

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  6. Per me la vita senza libri e cioccolata sarebbe impensabile e qui non mancano ne gli uni ne l'altra. Paradiso tra i paradisi. I libri non hanno i prezzi astronomici come in Italia, forse è per quello che vanno via come il pane. Grazie Pinguino per lo spunto, anche qua ultimamente ho visto molta gente in metro, sui bus, alle fermate con gli e-book. Per quanto la trovi una bella invenzione, per me non c'è storia, vince di netto il libro di carta. Anche se occupa posto in borsa, lo sfogli, lo leggi, ci scrivi sopra le parole, ingiallisce con te e la copertina ti ricorda sempre un po' un periodo della tua vita! Eh si, sono un nostalgico...

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  7. con le mie carenze nel vocabolario alla fine ho dovuto trovare una soluzione: leggo, anche se qualche parola mi sfugge, cercando di dedurla dal contesto. e solo quando sono veramente essenziali faccio ricorso al vocabolario.

    comunque anche per me le librerie sono una tentazione irresistibile, potendo una volta entrato uscirei solo con un centinaio di volumi. ormai sono al punto che entro, arraffo quanto posso e prima di uscire mi constringo ad una dolorosissima cernita sperando di poter rinunciare almeno a quanche libro!

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  8. Bellissima tecnica!! Più o meno è così anche la mia. Certi paragrafi in cui proprio il pensiero erra perchè leggo, ma non capisco una cippa, provo a rileggerli con calma. Il più delle volte non ce ne esco e consulto il vocabolario. Altri paragrafi invece, per leggi magiche che sfuggono alla mia comprensione, risultano chiari e cristallini, quasi nitidi. Comunque dipende anche dal soggetto: se mi intrippa cerco volentieri sul voc. proprio perchè voglio capire bene bene, se mi interessa di sfuggita, cerco di afferrare il senso e ciao.
    Insomma sei anche tu un feticista del libro. Benvenuto nel club!!

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  9. un'altra soluzione che ho adottato è quella di leggere pezzi teatrali recenti: lingua semplice, più dialoghi e meno passaggi descrittivi lunghi.
    certo, non hanno la stessa qualità di un saggio di Hegel ma per apprendere il tedesco vanno benone!

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  10. Ueppa, buona idea, me la segno e rilancio con la tattica delle biografie: ottime per imparare i passati irregolari e non e la scansione temporale dei verbi. Al momento sono impegnato con una biografia ultradettagliata e impaccante di Sophie Scholl. Ci sono dietro da Natale, date le 400 e passa pagine. Per finirla mi mancano 100 pagine scarse. Ich kann es schaffen!!!

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  11. Hugendubel.. 6 piani di cultura e di lettura, senza tv e musica sparata a tutto volume, come avviene alla nostra Fnac. Davvero bellissima.
    Saluti da Verona

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  12. Mah, a dirla tutta non mi dispiace neanche la nostra Fnac, per le esigenze dei lettori medi veronesi, é piú che soddisfacente. Ti do ragione invece sulla musica alta, quello non piace neppure a me. Ovvio che se paragoni Hugendubel con la Fnac, questa sembra piú che altro una libreria pulciosa di quartiere, ma anche la nostra piccola Verona se paragonata a Monaco é una cittá di profonda provincia. Diciamo che ognuno ha le risorse adeguate alle sue dimensioni ehehehe!

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  13. Verona è una citta bellissima, magari fosse in Baviera.. dico solo che mentre li la libreria è vera libreria, alla Fnac non sono riusciti a creare una sala in cui ci siano solo i libri, con dei veri divanetti.. purtroppo..

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