mercoledì 8 febbraio 2012

Fluttuazioni linguistiche

Ogni lingua ha le sue particolaritá, va da sé. E ogni particolaritá rende ogni lingua unica nel suo genere. Certo, ci sono particolaritá che si ritrovano in altre lingue, su questo non ci piove, peró in genere ogni lingua è un “sistema” a parte (come De Saussure docet). E imparare a gestire un sistema linguistico non è solo segnare il corrispettivo italiano sopra i termini stranieri, ma è soprattutto imparare a gestire le particolaritá con successo nei piccoli intenti comunicativi di ogni giorno. Bon, dopo questa sproloquiata tecnica posso abbassare il tono accademico e tornare al mio stile pidocchioso.

Una della particolaritá del tedesco, oltre a quelle enumerate fino alla nausea (casi, verbi finali, generi, concordanze ecc ecc), è di suscitare nel poveraccio che si mette d´impegno a parlarlo ogni giorno, delle fluttuazioni di Flüßigkeit (scioltezza). Ovviamente come tutto quello che ha a che fare con il brodo germanico queste fluttuazioni non seguono uno schema preciso, delle regole preordinate, tipo “nei giorni di pioggia non ti ricorderai mai di accordare il dativo, ma userai l´accusativo sistematicamente”, “in caso di nevicate ti dimenticherai di mettere il verbo in fondo nelle subordinate” oppure “quando splende il sole il cervello ti si scalda e va a tutta birra al pari di una porsche, facendoti parlare tedesco fluente come non mai”. Fosse cosi, tutti gli espatriati un po´perfezionisti come il sottoscritto pregherebbero per un giorno di sole in cui poter parlare decentemente tedesco senza ridursi a comunicare a gesti. Peró ste manne non succedono e ognuno si salva come puó. A me capita cosi. Ma non solo sulle lunghe distanze, quando esprimo concetti complessi del tipo “è nato prima l´uovo o la gallina?”, ”il würtsel ce l´ha o no un inizio e una fine?”. Ecco li, sarebbe un caos trovare le parole appropiate pure in italiano, in tedesco mi arrendo per partito preso e sfrutto queste tavolate pitagoriche come esercizio d´ascolto.

Capita invece che da un giorno all´altro, parole che solo il giorno prima fluivano con disinvoltura dalla mia bocca il giorno dopo si incastrino in gola, tra i denti, sotto la lingua. Insomma fan di tutto per non uscire. Ste maledette. Soprattutto mi capita con il machen. So che è pazzesco, eppure oh raga non ce la posso fare. Per interi giorni questo verbo tuttofare esce volentieri dalla mia bocca, si fa una passeggiata per l´aere e poi scompare. Ogni tanto invece si inceppa, si intestardisce e non vuole sapere di uscire, resta li, imbronciato, oppure in alcune occasioni fa l´indeciso, esce solo per metá: mach….e basta. L´-en resta dentro, troppo timido per mostrarsi al mondo e io resto li, con il verbo sospeso, la bocca spalancata che ripeto trenta volte il suono “mach” senza portarlo in fondo. Il massimo dei massimi è quando mi si inceppa la A e anzi si tira come un elastico e mi ritrovo non so come a fare esercizi di sgorgheggi: maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. So peinlich! (cosi imbarazzante).

Altra chicca sono le parole con il sch. Fresco di giornata è l´inceppamento con geschichte (storia). Anche questa parola amica-nemica esce di buzzo buono, fluida e naturale in alcuni giorni, smozzicata e tartagliata in altri. Einfach so (semplicemente cosi, senza ragione). E ti viene da porti delle domande. Cioè se fino a ieri riuscivo a pronunciarla senza problemi, perché oggi no?? E la risposta è un sonoro BHO! Succede esattamente lo stesso con i verbi. Nel mentre di certi discorsi, evidentemente particolarmente ispiranti, mi escono verbi come verhindern, durchführen e affini. Altre volte non mi vengono i verbi piú inflazionati come lassen, wollen, können. Il peggio dei peggi è quando vuoi dire una cosa, sai di sapere il verbo, ma il cervello non collabora. Al contrario va in sciopero, si spegne, fai per pensare alla parola e non ti viene manco in italiano. Nella testa c´è solo il vuoto siderale, una miriade di aria rarefatta. E finché ti rendi conto che non sai cosa vuoi dire in nessuna lingua, gli altri ti guardano sospesi, in attesa della parola che stai soppesando da millenni. Alla fine della fiera alzi un braccio, gesticoli come un cane morso da una zecca e ti fai capire in qualche modo.

Le fluttuazioni, dato il loro carattere assolutamente arbitrario, colpiscono a tradimento e in qualsiasi campo linguistico. Non puoi mai ritenerti davvero al sicuro. L´inversione verbo-soggetto che nelle domande ti riusciva cosi bene, oggi cola a picco e ti riduci a pensare “aspetta, sto facendo una domanda, dovrei fare l´inversione! Miseria me la sono dimenticata”. La posposizione del verbo in fondo alla frase che dopo tanti collaudi comincia a intrarti in automatico, oggi sballa e senza che te ne rendi conto per tempo azzardi un wenn sie kommt zu mir. E non appena ti figuri la frase nella testa, ecco che ti risuona l´allarme rosso “hai messo il verbo all´inizio con il wenn, no dico, ma sei tutto fuso???”. E ti vorresti masticare la lingua dal disdegno, ma ormai la frase l´hai lanciata e ciao, non la acchiappi piú.

Come si possono quindi sconfiggere le fluttuazioni a tradimento? Bella domanda. Io mi limito a prenderle come vengono, oggi va bene, domani chissá. Come i valori della borsa per intenderci. Bisogna buttarsi e prendere quello che viene. Oggi ti puoi tranquillamente spacciare per madrelingua dato lo speciale stato di grazia, domani torni nel limbo dei balbuzienti cronici. Tutto un su e giú. Spiccicato al Nasdaq e al Down Jones.

Oggi nevica. Di stamattina ho giá toppato il geschichte. Vediamo ora di sera quale altra fluttuazioni mi becco!

13 commenti:

  1. dativo accusativo?? qui non sanno cosa sono..

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  2. L'ennesimo post "Torquitaxmihaitoltoleparoledibocca". Du hast mir die Worte aus dem Mund genommen!!! Aahahahah!
    Proprio stamattina ho detto al telefono "Ich bin eine Patient von Dr. Würstel". L'IN di Patientin mi è rimasto in gola e credo che sia ancora là.

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  3. Ah noooooooooooo? Oddio se mi dici cosi ci faccio un pensierino serio a trasferirmi in Svizzera. So che lo svizzerotedesco é una lingua impossibile, ma se disconoscono dativo e accusativo vale la pena pensarci. Dopotutto non si puó mica avere tutto...

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  4. Oh meine Güte, Madame Eireen, es tut mir schrecklich leid!!! Ma vero che succede??? Tipo devo scandire come un primino la parolona Kolleginnen...é tutta una montagna russa. Arrivi al -in e devi ripartire con il -nen!! Ti fa anche gli agguati articolatori sto tedesco. Dimmi te se non é poco malefico!!! Quando lo metto a riposo e ritorno all´italiano, mi sembra la nostra una lingua cosi piana e tranquilla, tutta in discesa. Tutto d´un colpo mi sembra di parlare la lingua meno complicata del mondo (sará il contraccolpo dal troppo tedesco!).

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  5. Hai mai provato con "Kindergartenbetreuerinennen"? Ti consiglio l'esperienza: emozione e suspence garantite. Vuoi mettere con "tate dell'asilo", così facile, così prevedibile, così noioso! Tzé.

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  6. E sono pure riuscita a sbagliarmi a scriverlo ahahahahha. K I N D E R G A R T E N B E T R E U E R I N N E N. Oh là.

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  7. diciamo che lo usano molto poco e quando gli chiedi la differenza, io una volta ho chiesto la differenza tra stato a luogo e moto a luogo e ho visto dei punti di domanda grossi come una casa!

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  8. vogliamo provare coi nomi dei tribunali tedeschi??
    "Bundesverfassungsgericht" ? Persino il cellulare (italiano) dopo il primo tentativo ha capito immediatamente che era meglio l'abbreviazione" BVerfG".
    Oppure Bundesgerichtshof? Vabbè, questo è fattibile.

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  9. Ciao Torquitax! Alcune persone invece di dire Ich dicono Isch ma non ho capito se è perchè non gli viene da dire Ich aspirato , oppure se si può anke dire con la s.
    A pròpos di abbreviazioni di redpoz, beccati sta canzone molto carina di qualke anno fa...
    katia




    Fantastischen Vier, Die — Mfg

    Testo:
    ARD, ZDF, C & A
    BRD, DDR und USA
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    GbR, GmbH - ihr könnt mich mal
    THX, VHS und FSK
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    DVU, AKW und KKK
    RHP, USW, LMAA
    PLZ, UPS und DPD
    BMX, BPM und XTC
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    ADAC, DLRG - ojemine
    EKZ, RTL und DFB
    ABS, TÜV und BMW
    KMH, ICE und Eschede
    PVC, FCKW - is nich OK

    MfG - mit freundlichen Grüßen
    die Welt liegt uns zu Füßen, denn wir stehen drauf
    wir gehen drauf für ein Leben voller Schall und Rauch
    bevor wir fallen, fallen wir lieber auf

    HNO, EKG und AOK
    LBS, WKD und IHK
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    H+M, BSB und FDH
    SOS, 110 - tatütata
    SED, FDJ und KDW
    FAZ, BWL und FDP
    EDV, IBM und WWW
    HSV, VFB, oleole
    ABC, DAF und OMD
    TM3, A+O und AEG
    TUI, UVA und UVB
    THC in OCB is was ich dreh

    MfG - mit freundlichen Grüßen
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    bevor wir fallen, fallen wir lieber auf

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  10. Oh signore mio santo, dopo tre mesi ho imparato a dire IHK con la giusta aspirata che sta per l'H e tu mi butti li sti tribunali...no no...già quando mi dicono cerca nel catalogo EEN o fammi un indice del VOB sono li interdetto con la bocca spalancata a mangiarmi le mosche...poi mi affido al naso e tutto va per il meglio! Grazie amico Naso!

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  11. Aiutooooooooooooooo! Anche se stimo l'idea di fare una canzone solo con le sigle, che ganzi sti tedeschi.
    Per la pronuncia dell'ich, oltre a essere una variante regionale (lo schwäbisch e altri dialetti fanno tutto in sch) è anche una variante personale. Un po' come da noi pèsca e pésca che andrebbero differenziati ma poi ognuno lo dice come vuole!

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  12. Guarda, mi arrendo in partenza già solo a vedere come è scritta lunga sta parola. Mi cucio la bocca e tutti tranquilli, che è meglio!!

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