domenica 4 maggio 2014

Miracoli e dintorni

Oh, il Signore sia lodato!!
Aprile è finito, annegato nelle piogge torrenziali dei primi giorni di maggio.
Finalmente.

No perché come avrete capito Aprile è stato un mese veramente, veramente bleah. Schifido. Orribile. Tremendo. Splatter. Lento come la fame.
Me ne sono successe di ogni. E credo che la mia latitanza dal blog lo dimostri e lo dimostri maggiormente l'unico post che Aprile m'ha fatto sgorgare da dentro.
Comunque, dato che questo è il mio principale spazio di condivisione con il popolo del web vi faccio un breve riassunto, una ciotolina di cavoli miei liscia liscia. Tutta roba altamente condivisibile, attenzione.

Il Dentista.
Ora, alzi la mano chi ama andare dal dentista! Ecco, appunto. Vedo solo un paio di mani alzate, senza dubbio appartenenti a qualche personalità disturbata, masochista, amante dello squisito dolore da trapano e otturazioni.
Andare dal dentista è una delle poche cose che mi fanno sobbalzare lo stomaco. Piuttosto che andarci mi faccio Verona-Torino in ginocchio sui ceci o un bel tour della memoria nelle trincee della prima guerra mondiale sull'Adamello a 3000metri d'altezza.
Però la salute impone che almeno un giretto, ogni paio d'anni, lo si faccia. Ci si mette via le paturnie e si suona quel benedetto campanello. Io poi, che con il tartaro c'ho una lunga relazione, una pulizia me la dovevo proprio fare. Se non che, a pulizia completata, ecco arrivare impietosa la sentenza di morte: "Eh, c'hai dei lavoretti in bocca da fare".
"Ma piccole, vero?" Sottotitolo: qualunque cosa sia, menti. Mentimi dannato dentista, rassicurami, che il mio fragile cuore potrebbe non farcela. Anzi, sento già la mia animula, vagula, blandula forzarmi la gola per salire all'Altissimo.
"Eh...insomma" -momento di silenzio livido- "belle non sono..."
Volete sapere che cosa c'era? Il mio cretinissimo dentista precedente, campione della fretta e del pressapocchismo, mi aveva fatto delle otturazioni alla membro di segugio che m'avevano causato delle infiltrazioni spaventose. Che tu sia mille volte maledetto e che una diarrea fulminante lunga e dal decorso imprevedibile ti colga!
Morale mi sono cuccato tre incontri settimanali in quel gabinetto di tortura per tre settimane di fila.
Non mi stupisco che il mio umore si sia schiantato al suolo. Sfido chiunque a dire che andare dal dentista non metta la depressione. Tu, tu là in fondo: sei avvertito! non osare aprire bocca. La mia era una pura domanda retorica.

Un altro peso è stata una battuta d'arresto nel mio progetto milanese. Ho avuto un momento di deragliamento.
Dilemmi amletici m'hanno assalito e più che un mente pensante e propositiva, mi sembrava di avere una coltura di protozooi cigliati. L'unico neurone buono che mi era rimasto serviva solo da richiamo per gabbiani.
Bene non ero messo, insomma.

Ma si sa, i miracoli accadono a chi ci crede.
E io, un po' per fortuna, un po' per impegno pregresso, ho avuto un piccolo, minuscolo miracolo.
Mi hanno pubblicato un articolo!
Niente di colossale eh, mica son finito sul Corriere della Sera o su Internazionale.
Però è un primo, timido risultato.
E perciò ne sono giustamente orgoglioso.
Se volete leggere l'articolo in questione lo trovate QUI

Leggetelo, se avete voglia.
E con un commentino qui sotto fatemi sapere che ne pensate, eh? Volete?

Il vostro inossinabile,
Torqui.

1 commento:

  1. Massima solidarietà per il dentista: come ti capisco, eccome se ti capisco!
    E tantissimi complimenti per il tuo primo articolo: vai così!

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