lunedì 3 dicembre 2012

Nota stonata

Lo ammetto. Ultimamente ci penso spesso e volentieri. E se chiudessi il P. Dresden? Se radessi anch'io al suolo la mia piccola Dresda interiore?? Ogni tanto anche i più incrollabili, inguaribili ottimisti sono presi da momenti di scoraggiamento. E oggi capita anche a me. Sento che la linfa che alimentava questo blog comincia a esaurirsi: senza la Germania e Monaco gli argomenti scarseggiano, la mia scrittura si fa pedante e fredda. Sto perdendo sia l'ispirazione che la freschezza indispensabili per mandare avanti questo spazio. Sono gratissimo ai miei pochi affezionati commentatori nonchè ai miei stimabili colleghi che trovano un minutino del loro tempo per lasciare un commento solidale. Ma oltre a loro? So che si dovrebbe scrivere unicamente per se stessi, perchè si sente che si ha qualcosa da dire, da esprimere, a prescindere da tutto e tutti. E sono d'accordo. Ma quando si scrive senza avere un riscontro polivocale, senza avere un pubblico "nuovo" che alimenti il dialogo...è giusto continuare a pubblicare articoli di qualità scadente? Non sarà che ormai il mio P. Dresden si è sviluppato in quantità fagocitando la qualità?

A volte mi consolo dicendo che per quanti commentano ce ne sono almeno una ventina che leggono senza commentare, ma che aspettano con piacere un mio prossimo post. Eppure la cosa non mi tira su di morale. Mi sento come scacciato dal Paradiso. Ora che non sono più un espatriato, ma un re-impatriato non sarà un accanimento puro e semplice quello che mi spinge a continuare a pubblicare su questo blog? Non sarà che sto tenendo in vita artificialmente una cosa che doveva esaurirsi già tempo fa? Mi dico che alla fine della fiera il mio è un elogio alla normalità, un accendere i riflettori sulle persone senza infamia e senza gloria, cioè i più di noi. Però ogni tanto vorrei sentirmi di nuovo speciale, almeno un pizzico, come quando ero là OltreBrennero. E perché no, anche utile!

Sono irrequieto. Sono insoddisfatto dell'aspetto del mio blog e non riesco a trovare un template predefinito che mi piaccia subito, di botto. Mi accontento del meno peggio. Scrivo. E pubblico. E non posso fare a meno di chiedermi se il mio scrivere non coincida in realtà con il lagnarsi: di questo, di quello e di quest'altro. Voglio dire c'è gente che scrive robe molto più interessanti di quelle che recentemente pubblico io. Che fare dunque? Continuare a costruire o fare tabula rasa? Proprio non so.

12 commenti:

  1. Ah come ti capisco! Ah come capisco queste crisi! Guarda, non so se può servire, ma io ti incoraggio tantissimo a continuare a scrivere. Talento ne hai, cose divertenti e utili ne racconti. Perché smettere, se scrivere ti piace? Gli espatriati non ti commentano più tanto? E tu reinventati. Scrivi di tutto quello che ti passa per la testa, senza che necessariamente sia legato alla Teutonia. Vuoi scrivere dello spaventoso aumento del prezzo dei cavoletti di Bruxelles al chilo? Scrivine. Vuoi parlare del conflitto israelo-palestinese? Parlane. Vuoi disquisire del senso della vita? Disquisiscine. Chi te lo impedisce? Delizia noi lettori con le tua parole e ti ricambieremo con tanta fedeltà! Che ne dici?

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  2. Ho un blog da 7 anni e molti meno commenti dei tuoi, però continuo a leggerti e scrivere perché... secondo me è utile per noi un blog, per mettere in ordine i pensieri e rivederli, anni dopo

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  3. Io di blog ne ho due, ma almeno una volta a settimana penso: "basta, ora chiudo tutto!" Ma poi non lo faccio mai. Credo che sia normale.

    Tu non sei speciale? Certo che lo sei, da questa parte delle Alpi come dall'altra.

    Psicanalista da bar *MODE ON*
    Ti mancano gli argomenti? E perché a Monaco ce li avevi e qua no? Dovrebbe essere questa la domanda centrale. Non ti soddisfa il tuo blog o la tua nuova vita?
    Psicanalista da bar *MODE OFF*

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  4. Non lo devi chiudere, devi anzi perseverare per ritornare in Germania.
    Se mi dai l'onore di conoscerti, ti indicherò un consulente del lavoro tedesco, che lavora a Vicenza, che segue questi trasferimenti. Forse potrebbe davvero aiutarti a re-emigrare in Germania.

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  5. Sono uno di quelli che legge sempre, ma commenta poco/quasi mai. Io e mia moglie ti leggiamo volentieri perchè (oltre a condividere tentativi di fughe bavaresi) ci piace come scrivi, il tuo humour, la tua tenacia Sarebbe una perdita per noi se chiudessi, anche se la scrittura per essere piacevole deve nascere da una pulsione forte. Perchè non scrivi qualcosa di più, un romanzo, una novella? Dai sfogo alle tue capacità. I tuoi affezionati lettori ti verranno dietro

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  6. credo che a tutti capiti un momento di sconforto... anche io passo giorni guardando il blog e domandandomi se ho ancora qualcosa da scrivere...

    un blog, come ogni altro impegno, richiede un certo grado di fatica e di insoddisfazione: difficilmente raggiungeremo chissà quale pubblico.
    anzi, probabilmente ne ammette anche di più che altri impegni, perchè è strettamente personale.
    se ti fa piacere, scrivi. se ti pesa troppo, chiudi tutto.
    per come la vedo io, è una grande libertà.

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  7. so che a Brescia la Camera di Commercio ha ricevuto richieste molto consistenti di laureati che conoscano il tedesco.

    sembra difficile non riuscire a trovare lavoro in Germania se conosci la lingua.

    perché di ti dico questo? perché spesso le crisi da blog non nascono dal blog, ma altrove.

    il blog è per se stesso un segno di crisi, e quindi da solo non può metterci ancora più in crisi...

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  8. Ciao Torqui! Me lo aspettavo prima o poi questo post. Ho visto che da quando sei tornato da Monaco i tuoi post erano ovviamente diversi e forse ti arrancavi un po'. Però secondo me dovresti scrivere esclusivamente per te e non per le nostre aspettative. A me piace se divaghi di argomentazioni e se vuoi giustamente un pubblico nuovo pubblica una ricetta di cucina per esempio e vedrai quanti commentatori arrivano...Oppure cambia il nome al blog e scrivi tutto quello che ti passa per la mente. Ti capisco quando dici che abitare a Monaco ti ispirava a scrivere. Quoto tutti i commenti soprattutto quello di Eireen e di chi ha un blog. Loro ti capiscono perfettamente. Ma se dovessi chiudere il blog, mi raccomando dammi il tempo di segnarmi la tua mail privata, oramai siamo amici eh!!!!
    katia

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  9. Beh, devo dire che anche io ho perso un pó di slancio, sará che preferisco dedicare quel tempo per me per cose che altrimenti non riuscirei a fare, sará che ogni tanto mi son girate le scatole di persone veramente cafone che han girato intorno... ma insomma, diciamo che ci sono anche persone che vale la pena di frequentare virtualmente o meno. Quindi ti direi di non fissarti tanto su quello che hai da dire, quanto piuttosto SE hai qualcosa da dire.

    P.S.: Com'é che questa crisi arriva pochi giorni dopo l'arrivo della Dresdnerinn? Ti sei innamorato?

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  10. secondo me esageri.. non stai scrivendo il nuovo capitolo di Harry Potter, nessuno ti mette in tensione e nessuno ti dice "o chiudi o migliori" . Anche il mio blog è più spento da quando sono in questa parentesi italiana, ma arriveranno momenti migliori, chiudere è inutile, sonnecchiare porta consiglio! :) insomma detta in parole povere: vai tra, no pro!

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  11. La maggior parte delle persone che hanno un blog scrivono per il piacere di farlo. E si puo' scrivere di milioni di cose. Ci sono anche espatriati che sono tornati e continuano a scrivere della loro vita italiana ritrovata. Questo dipende solo da te. Credo che tutti ogni tanto sentiamo il desiderio o la necessità di prenderci una pausa...ma che questa pausa non sia dettata dal pensiero che "gli altri" possano non trovare interessante cio' che scrivi. E' il tuo diario personale....finchè ne avrai voglia.

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  12. Anch'io leggo tanto ma commento poco... stavolta, peró, é doveroso farlo :) non smettere di scrivere. Il post in cui racconti il tuo ritorno in Italia é uno dei miei preferiti in assoluto, sappilo.

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