Immaginatevi poi il disorientamento, lo sguardo vitreo del tedesco quando ammetto pure di non bere birra. Sorgono grosse aureole a forma di punto di domanda. “E allora perché ti sei trasferito in Germania?!” è la classica risposta che mi viene posta. Anche se di solito sono i compatrioti a farmela, con un chiaro sottinteso: se non ti sei trasferito in Germania per la birra per che cosa?! Il fatto poi che abbia scelto di trasferirmi a Monaco, la città dell’Oktoberfest, è decisamente il punto tragico della situazione. Gli sbevazzabirra locali invece mi pongono la domanda di cui sopra con la sfumatura del turista. Ovvero, se sono un italiano, come posso aver abbandonato un paese così meraviglioso per la fredda, unattraktiv Germania! Questioni che esulano dalla comprensione di entrambi i popoli, domande esistenziali insolute dall’alba dei tempi. Detta in parole povere sono l’eccezione che conferma la regola.
O come quando mettevo il mio interlocutore in imbarazzo dichiarando con fierezza che studiavo Lingue. Una facoltà del tutto indegna per un possessore di bisaccia-contieni-biglie. Adatta invece per le indecise croniche, le lesbiche, le sessualmente represse, le femministe o le scansafatiche votate già da anni alla carriera di angelo del focolare. Perché si sa, tutti i maschi che fanno Lingue sono dichiaratamente o segretamente sodomiti. Non rientrando nella casistica gettavo tutti nel panico. Studiavo Lingue e non ero gay. Per tutti mentivo sapendo di mentire. Così come mentivo sbandierando ai quattro venti che guidare è un’attività che mi annoia, mi innervosisce, mi esaspera. Molto meglio andare con il bus o, in alternativa, faccio da passeggero. Ripago la scarrozzata gratuita con qualche numero da cabaret. Idee e atteggiamenti del tutto indecorosi per un uomo, legatelo, frustatelo e fategli dire 100 Ave Maria. Se anche così non rinsavisce chiamate il prete e docciatelo con l’acqua benedetta.
In più non sono mai stato un figlio da esibizione. Studiando a Verona non ho mai dato ai miei genitori l’opportunità di vantarsi di spendere fior fiori di conti correnti per mantenere il pargolo a Caltanissetta. Ed essendo stato uno studente alquanto diligente (per non dire un mulo sforna esami) i miei non hanno neanche potuto piangere lacrime di coccodrillo con la dirimpettaia dicendo che la luce dei loro occhi fa una fatica bestia, sgobba come un matto per arrivarne in fondo e ogni fine settimana torna a casa distrutto dalle 12 ore di treno Trapani-Verona. Insomma con uno come me non gli è mai stata data l’opportunità di provare il brivido dell’autocompiacimento, del naso alla Pinocchio, dei parentes dolorosis. Un figlio che non da soddisfazioni e non lancia sul tavolo l’occasione di piangere il morto. Lo so, che razza di figlio ingrato. Me ne pento e me dolgo. Shame on me forever after all. Un pessimo esemplare, il solito sospetto infrequentabile. Asociale e deviante.
E come non ricordare il momento in cui ho dato l’annuncio che avrei nuovamente valicato le Alpi anche se il tirocinio era finito. Il TorquiParentado ha ammutolito al gran completo ed è calato un silenzio imbarazzante. Sinfonia di grilli primaverili in sottofondo, tiepido soffio di vento texano con qualche palla di fieno vagante.
Insomma non c’è rimedio: da qualunque parte mi si guardi, un pessimo, pessimo soggetto davvero. Sono come i cataclismi: capito quando meno ce lo si aspetta. Per fortuna che non mi prendo troppo sul serio, né prendo troppo sul serio gli altri. Leg-ge-rez-za!! Quindi per favore non prendete nemmeno voi il post troppo sul serio. Non mi sto lamentando né facendo inutili polemiche. Anzi, volersi bene certe volte è proprio non prendersi sul serio! Provare per credere.
Quasi dimenticavo. Il prossimo sarà un post un po' speciale, si raccolgono quindi volentierissimo consigli-proposte-idee per renderlo più che mai unico. Non volendo anticipare nulla vi rivelo però che vorrei fosse un post dedicato a voi lettori. Per tanto sbizzarritevi con le richieste, le curiosità e i colpi di matto. Chissà che i più geniali non trovino risposta a tutte le loro eventuali domande... ^^
E per finire beccatevi questa mega pubblicità. La Mercedes sa come sfruttare la febbre da Europei 2012! Impagabile...: